Brescia, archiviato il rinvio la testa è al già al Foggia "rigenerato"

Sospesa la gara con la Ternana per maltempo, è tempo di pensare alla sfida con i pugliesi lanciati dalla vittoria in casa del Carpi

Bisoli ha avuto due buone occasioni nello spezzone di partita giocato con la Ternana

Bisoli ha avuto due buone occasioni nello spezzone di partita giocato con la Ternana

Brescia, 20 settembre 2017 - Il vero e proprio diluvio caduto sul "Liberati" ha reso necessario il rinvio a data da destinarsi di Ternana-Brescia. Una decisione quasi inevitabile viste le condizioni atmosferiche e del terreno di gioco, che però non ha certo fatto piacere a Roberto Boscaglia, che già guarda alle "fatiche extra" legate al ritorno a Terni.

Un viaggio che le Rondinelle hanno affrontato in treno, raggiungendo prima Roma e poi, da lì, la città umbra: "Sarà ancora una volta in un turno infrasettimanale - conferma il tecnico biancazzurro - e dovremo ripetere il lungo tragitto che ci ha portati fino a Terni. Anche in quella circostanza avremo poco tempo per preparare la partita. E' un peccato, ma d'altronde non si poteva proprio giocare. Dispiace, anche perché eravamo partiti molto bene". Un discorso che verrà ripreso nelle prossime settimane dal 20' del primo tempo quando le due squadre erano ancora sullo 0-0, mentre la stretta attualità porta il Brescia a concentrarsi sulla sfida ormai imminente di sabato che porterà al "Rigamonti" un Foggia ricaricato dall'impresa compiuta ieri sera a Carpi.

La squadra di Giovanni Stroppa, in passato più volte indicato come possibile candidato alla panchina biancazzurra, sembra avere trovato le misure alla nuova categoria dopo un avvio con qualche amnesia di troppo. Il Brescia è chiamato perciò ricaricare in fretta le batterie e a cercare di tornare al gol e al successo contro un avversario da prendere nella massima considerazione. Boscaglia dovrà controllare nelle prossime ore le condizioni di Edoardo Lancini, fermato a Terni da un improvviso risentimento muscolare, oltre a verificare le energie profuse dai giocatori che hanno "sfidato" il diluvio dello stadio Liberati.