Serie A, il Brescia si ferma fino al 18 marzo: sospesi gli allenamenti

Stop forzato per le Rondinelle che intanto si interrogano su una stagione caratterizzata da troppe scommesse in campo e incertezza in panchina

Mario Balotelli

Mario Balotelli

Brescia, 12 marzo 2020 - Sul campo il Brescia ha deciso di sospendere gli allenamenti fino a mercoledì 18 marzo. Non è comunque scontato che tra una settimana Diego Lopez ed i suoi giocatori si ritroveranno a Torbole per riprendere il loro programma. Nel frattempo lo staff tecnico e quello sanitario stanno cercando di confrontarsi per vedere il modo migliore per affrontare questa emergenza tenendo presente la necessità che ciascuno rimanga a casa.

Una situazione che non cancella le discussioni che in questo momento stanno accompagnando il cammino, ben al di sotto delle aspettative più negative, delle Rondinelle. Osservazioni che si rivolgono in modo particolare verso l’operato del presidente Massimo Cellino, al quale si imputa di aver voluto affrontare la serie A con troppe “scommesse” e pochi giocatori di esperienza, di avere trasmesso insicurezza con la gestione degli allenatori che si sono alternati sulla panchina biancazzurra e di non essere corso veramente ai ripari nel mercato di gennaio, inserendo nella rosa pedine che ben conoscono la serie A e le sue ferree leggi. In effetti il Brescia continua a proporre un copione ormai consueto. La squadra cerca di praticare un buon calcio e per larghi tratti della partita sembra in grado di giocare a testa alta con l’avversario di turno, anche se non riesce a concretizzare. Capita poi che un errore (di squadra o individuale) metta improvvisamente in salita il cammino dei biancazzurri che da quel momento in poi non riescono più a raddrizzare la situazione.

Tra le note che caratterizzano le riflessioni di queste giornate senza calcio giocato anche l’apporto di Mario Balotelli, che finora non è riuscito a fare la differenza come lui stesso e il presidente Cellino erano pronti a scommettere, e la “sparizione” di Alfredo Donnarumma. Il capocannoniere degli ultimi due campionati di serie B in questi mesi è diventato un semplice ricordo e dopo una buona partenza l’ingresso in squadra di Balotelli sembra avere creato un’incompatibilità che, di fatto, ha estromesso l’attaccante campano, togliendoli sicurezza e continuità di gioco. L’altra nota posta in evidenza in questa sorta di “radiografia” al Brescia, ultimo e staccato nove punti dalla salvezza quando mancano dodici giornate alle conclusione, riguarda l’organico. La coperta è da sempre corta e non si è mai riusciti a trovare una soluzione sicura per la fascia sinistra che, spesso, è diventata il punto di passaggio per le sortite dell’avversario di turno. Tanti motivi di preoccupazione che si confrontano con l’unica nota positiva della conferma del valore del fertile vivaio biancazzurro. Tonali si prepara ad essere l’oggetto dei desideri per eccellenza del prossimo mercato, ma anche giovani come Cistana e, ultimo, il diciassettenne Papetti possono costituire risorse preziose per il futuro di un Brescia che spera di poter “spendere” al più presto (anche se la ripresa del campionato in questo momento rimane un’incognita) le residue speranze di evitare in extremis di dover ricominciare il prossimo anno il proprio cammino dal torneo cadetto.