Brescia: è cominciata la "ricarica" di Possanzini

Il nuovo tecnico, chiamato a risollevare le sorti delle Rondinelle ha cominciato subito a insistere sul morale e la consapevolezza dei giocatori

Davide Possanzini

Davide Possanzini

Il compito che il Brescia ha affidato a Davide Possanzini è molto chiaro. L’ex capitano e bomber delle Rondinelle, che domani festeggerà quarantasette anni, deve restituire convinzione e gioco alla squadra biancazzurra, dandole le risorse giuste per trovare l’uscita dal tunnel della crisi che l’ha fatta scivolare in piena zona play out. Un incarico che il tecnico di Loreto dovrà cercare di far fruttare subito, visto che già sabato arriverà al “Rigamonti” il Modena per una partita che si è fatta delicatissime, ma che, al tempo stesso, deve segnare la svolta del cammino stagionale di un Brescia che è ormai da diverso tempo in caduta libera. Proprio per questo, sin dalla prima seduta di allenamento, mentre Josep Clotet ha affidato ai social il suo saluto a tutto l’ambiente Brescia, il nuovo allenatore biancazzurro ha cercato di lavorare sulla testa dei suoi giocatori, insistendo da una parte sulla consapevolezza e dall’altra tentando di restituire quella tranquillità che Bisoli e compagni sembrano avere perduto. Al contrario, mister Possanzini ha insistito sul coraggio che deve tornare a guidare le Rondinelle, pronte a costruire gioco come si è intravisto nelle prime giornate di questo Campionato che poi ha preso una piega più che preoccupante verso il basso. Il punto di partenza del progetto che l’ex vice di Roberto De Zerbi ha cominciato ad attuare sarà la difesa a quattro e, soprattutto, un nuovo equilibrio tra centrocampo e attacco, due reparti che dovranno tornare a muoversi in sintonia per ritrovare l’efficacia che da tempo sembra perduta. Per quel che riguarda i giocatori, oltre agli infortunati Bertagnoli e Cistana e allo squalificato Karacic (appiedato per un turno dal giudice sportivo dopo l’espulsione rimediata nella nefasta partita di Perugia), il neo-allenatore del Brescia non dovrebbe contare su Federico Viviani, ormai fuori dal progetto biancazzurro e destinato a risolvere il contratto che lo lega alla società del presidente Massimo Cellino. A Torbole si è visto anche l’ultimo arrivato Adryan Oliveira Tavares (classe ’94). Il brasiliano, giunto a Brescia da svincolato, ha fatto vedere di non essere al meglio della condizione, ma di possedere comunque un potenziale interessante. Potrebbe diventare proprio lui l’elemento in più in grado di trasmettere brio e talento alle giocate delle Rondinelle come trequartista alle spalle di due punte, ma saranno i prossimi giorni di lavoro a definire quello che potrà essere il ruolo di un giocatore che Cellino ha già conosciuto in passato nel Leeds e nel Cagliari. L’importante è che gli effetti della “cura-Possanzini” possano essere rapidi ed efficaci e le Rondinelle possano tornare a volare già da sabato con i Canarini modenesi. Luca Marinoni