Serie B, il Brescia rialza la testa e allontana gli spettri

La vittoria sul Cosenza ha permesso alla squadra di Clotet di abbandonare la zona playout, sfruttando il momento magico di Ayé, in gol da sei partite consecutive

Florian Ayè in azione

Florian Ayè in azione

Brescia, 3 marzo 2021 - Il Brescia ha superato a pieni voti la sfida-salvezza con il Cosenza. Un crocevia fondamentale per rialzare la testa e tornare ad allontanare le insidie della zona retrocessione. I tre punti colti con i calabresi (apparsi poca cosa e troppo rinunciatari a dire il vero) hanno permesso alle Rondinelle di uscire subito dalla zona playout (che adesso si trova a -2), staccando nello stesso tempo di otto lunghezze le ultime tre poltrone che condannano alla discesa diretta in serie C.

Anche se sabato si profila la trasferta in casa di un Venezia in grande spolvero, l’orizzonte della formazione bresciano è tornato a farsi… azzurro dopo le ansie che avevano fatte seguito all’inopinato pareggio con l’Entella fanalino di coda. La serata del “Rigamonti” ha offerto altri segnali positivi alla squadra di Clotet (che nel dopo partita ha sottolineato con soddisfazione di avere visto la giusta mentalità nei suoi giocatori). In primo luogo la porta è rimasta inviolata e il rientro in campo di Cistana sta restituendo solidità e qualità ad una difesa che potendo contare su di lui, su Joronen e sul miglior Chancellor ha tutte le carte in regola per costituire un reparto di grande affidabilità. Le note positive giungono però da tutti i reparti e mentre il centrocampo si gode l’esperienza e la ferrea volontà di Bjarnason, l’attacco sta ricevendo frutti addirittura insperati dalla “rigenerazione” di Ayè. L’attaccante francese sta segnando da sei partite consecutive. Un ruolino di marcia che gli ha permesso di affiancare il record di un certo… Roberto Baggio e che la punta transalpina spera addirittura di poter migliorare.

Se Ayé è passato nelle ultime settimane da “oggetto misterioso” a “salvatore della patria”, rimanendo in attacco, preoccupa (e non poco) la “sparizione dai radar” di Donnarumma. Il bomber campano, che due anni fa a suon di reti a contribuito in modo determinante alla promozione in serie A, è prigioniero di un tunnel che gli impedisce di mostrare il suo fiuto del gol. Un rendimento tanto al di sotto delle aspettative che, per la partita con il Cosenza, Donnarumma era destinato a partire dalla panchina prima che un problema fisico dell’ultima ora lo costringesse addirittura ad andare in tribuna. Un calo che dura ormai dallo scorso campionato, condotto tra panchina e infortuni, e che ha spinto molti osservatori ad ipotizzare che qualcosa si sia incrinato nell’esperienza bresciana di Donnarumma. A lui il compito di risalire la china e di tornare protagonista, rinverdendo insieme al “rinato” Ayè le gesta della coppia con Torregrossa che ha fatto volare il Brescia verso la serie A soltanto due stagioni fa.