Calcio, il Brescia rimane sospeso tra la A e la B

L'incertezza che caratterizza il destino dell'attuale stagione rende difficile ipotizzare quale sarà il destino delle Rondinelle

Curva Nord del Brescia in una foto d'archivio

Curva Nord del Brescia in una foto d'archivio

Brescia, 1 maggio 2020 - Il 1 maggio dello scorso anno il Brescia ha festeggiato il sospirato ritorno in serie A. Da quel pomeriggio, che grazie al gol di Dessena all’Ascoli ha permesso alle Rondinelle di tornare nella massima divisione dopo un’assenza durata otto stagioni, sono trascorsi solo dodici mesi, ma le aspettative che hanno accompagnato quelle ore felici sembrano lontane anniluce. A complicare ulteriormente le cose ci ha pensato l’emergenza sanitaria, che ha bloccato il campionato con la squadra biancazzurra tristemente imprigionata all’ultimo posto. Le crescenti incertezze che gravano sulla possibile ripresa del torneo rendono necessario prendere decisioni importanti in tempi rapidi, indispensabili per disegnare la prossima stagione.

In questo l’ipotesi prevalente di mantenere il format della serie A a venti squadre avvicina “pericolosamente” l’eventualità di una retrocessione a tavolino in B per il Brescia. Una scelta che avrebbe conseguenze ben precise sul mercato e, ovviamente, sulla composizione delle Rondinelle 2020/2021. In questo senso, analizzando la situazione, il primo aspetto che si pone in evidenza sarebbe la risoluzione del contratto con Balotelli, che in caso di retrocessione si libererebbe automaticamente.

L’attaccante proprio in queste ore si è sbilanciato ed ha parlato apertamente della sua disponibilità a rimanere in biancazzurro, ma cosa potrà succedere in caso di serie B? La situazione che si è venuta a creare rischia di avere riflessi negativi pure sul costo dei cartellini dei giocatori, compreso quello di Tonali. Il presidente Cellino sperava di poter dare vita ad una sorta di asta milionaria tra le sue numerose pretendenti, partendo, magari, da quella base di 50 milioni che adesso, invece, sembra diventata un traguardo difficile da raggiungere. In questo momento sembra che l’Inter rimanga in prima fila per assicurarsi le prestazioni sportive del regista classe 2000, ma il Milan potrebbe avere ancora buone carte da giocare, potendo contare sul dichiarato affetto per i colori rossoneri del centrocampista biancazzurro.

L’eventuale, triste discesa in B potrebbe però comportare vantaggi economici su altri versanti per il Brescia. In questo senso, al di là della possibilità di contare sul cospicuo gruzzolo garantito dal “paracadute” per accompagnare il ritorno tra i cadetti, le Rondinelle potrebbero mettere sul mercato anche Joronen, che si è dimostrato un portiere di valore e potrebbe trovare spazio in serie A, e il centrale Chancellor, altro elemento che potrebbe offrire un valido contributo alle casse bresciane. Il Brescia del prossimo anno, di conseguenza, potrebbe contare su una squadra ricca di giovani talenti, puntando sul lancio di virgulti come Viviani (già definito l’erede di Tonali) e il difensore Papetti. Una formazione, magari guidata ancora da Diego Lopez oppure da un tecnico che sa come si vince in serie B come Andreazzoli, che potrebbe giocare le sue carte per recuperare sul campo quel posto in serie A che rischia di perdere a tavolino. Saranno però i prossimi, intensissimi giorni a stabilire il destino della stagione e, di conseguenza, quale percorso il Brescia dovrà seguire per cercare di mantenere il suo posto in quell’Olimpo del calcio che ha ritrovato con pieno merito esattamente un anno fa.