Diego Lopez, allenatore del Brescia
Brescia, 29 maggio 2020 - La serie A, dunque, ripartirà il 20 giugno e il Brescia nelle dodici partite rimanenti avrà il più che impegnativo compito di risalire dall’ultima posizione e cercare di raggiungere una salvezza che in questo momento appare davvero proibitiva. In attesa di conferme ufficiali, il primo appuntamento per le Rondinelle dovrebbe essere in programma nel turno infrasettimanale del 23 giugno, con la trasferta in casa della Fiorentina.
Per Diego Lopez ed i suoi giocatori ci sono tutte le ragioni per accelerare il lavoro di preparazione che è partito in ritardo rispetto alle altre contendenti e che in queste ore deve fare i conti con diversi giocatori acciaccati. Un elenco assai nutrito che comprende Ayé, Chancellor, Torregrossa, che si stanno allenando a parte, Tonali e Ndoj, che lavorano in palestra, Martella, impegnato in varie terapie, e Cistana (inseguito da Napoli, Fiorentina, Torino e Cagliari), che sta riprendendo dall’operazione alla quale si è sottoposto durante la sosta forzata.
Sette giocatori ai quali è doveroso aggiungere Balotelli, che sta seguendo un programma personalizzato senza partecipare alle sedute con il resto del gruppo. Una situazione che continua ad alimentare il fuoco delle polemiche, spingendo molti osservatori a chiedersi se l’attaccante offrirà ancora il suo apporto al Brescia o se la sua avventura nella squadra della sua città si possa già considerare virtualmente conclusa. Una decisa spinta in questa direzione l’ha impressa pure il presidente Cellino, che senza giri di parole ha virtualmente calato il sipario sulla “scommessa-Balotelli”: “Siamo delusi, ma non solo per colpa sua. In questo momento non è qui con la testa”. Una sintesi che sembra aprire la porta all’ennesima ricerca di riscatto dell’ex punta della nazionale che si dovrebbe concretizzare all’estero (con il Brasile quale possibile destinazione).