Serie B, Brescia: è già tempo di progettare il futuro

Nonostante il passo falso nell'ultima gara con il Benevento, la squadra di Eugenio Corini ha potuto festeggiare una stagione indimenticabile

Le Rondinelle hanno vinto il Campionato di serie B con grande determinazione

Le Rondinelle hanno vinto il Campionato di serie B con grande determinazione

Brescia, 12 maggio 2019 - L’ininfluente sconfitta finale con il Benevento e il rigore sbagliato all’ultimo minuto dal capocannoniere Alfredo Donnarumma non hanno “rovinato” la festa di un Brescia che dopo otto anni di attesa è finalmente riapprodato in serie A nel migliore dei modi, presentandosi con la corona di regina del Campionato cadetto. Certo, l’inatteso ko interno con i giallorossi non è stato affatto gradito, ma l’arrivo della coppa riservata ai vincitori del Campionato e la sfilata di Eugenio Corini e di tutti i giocatori protagonisti di questa storica promozione (anche se non è passato inosservato il fatto che il presidente Massimo Cellino non si è unito a questa cerimonia) hanno riportato al centro dell’attenzione la meritata festa per una formazione, che, dopo una partenza tremolante (che ha portato al cambio in panchina dopo poche giornate), ha saputo innestare la marcia superiore e non si è più fermata fino a quando non ha tagliato vittoriosamente il traguardo finale.

Una squadra che, a questo punto, è già protesa verso la nuova, appassionante avventura, una sfida che fin d’ora ha un obiettivo ben preciso, quello di conservare il posto appena ritrovato (e dopo tanta attesa) tra le grandi del calcio italiano. In questo senso sono già in corso le trattative e i progetti destinati a comporre il volto del Brescia 2019/2020, una compagine che, salvo sorprese clamorose, dovrebbe ripartire da un timoniere che ha compiuto una grande impresa in patria come Eugenio Corini. Il tecnico bagnolese ha tenuto a precisare che ci sono alcuni dettagli da definire, ma il “matrimonio” con Cellino che ha dato frutti così importanti, dovrebbe proprio proseguire. Così come sembra destinata a rimanere l’ossatura della squadra che ha conquistato quella promozione che sembrava divertirsi a stare ben lontana dalle Rondinelle.

Donnarumma e Torregrossa si sono meritati a suon di gol la possibilità di misurarsi con la serie A, mentre i gioielli biancazzurri (Tonali in primis, ma anche Bisoli e i vari Cistana e Viviani) dovrebbero rimanere al Brescia almeno ancora un’altra stagione per far proseguire il loro cammino di crescita pure nella massima divisione. Certo, a questo proposito saranno decisive le mutevoli esigenze del mercato, ma, in ogni caso, Massimo Cellino è stato chiaro ribadendo di non voler incorrere al presente negli errori che hanno finito per sancire il triste ritorno in serie B. Ovviamente il gruppo che ha fatto così bene tra i cadetti per reggere il passo della serie A avrà bisogno di qualche innesto di “peso” e, in questo senso, già si parla di un possibile ritorno come quello di Perparim Hetemaj, che dovrebbe essere agli sgoccioli della sua avventura con il Chievo retrocesso in anticipo. La suggestione che maggiormente solletica i tifosi biancazzurri è però quella di Mario Balotelli, bresciano doc e di casa a Mompiano dove ama ritrovarsi con gli amici quando gli impegni glielo consentono. Certo, in questo caso, gli ingranaggi che dovrebbero andare a posto sono diversi, ma lo stesso Cellino non ha chiuso la porta ad una simile possibilità e si è limitato a ribadire a più riprese: “Se Balotelli si dovesse accontentare di quello che gli possiamo dare con il nostro budget, saremmo più che contenti di accoglierlo…”. Sarà il mercato a dividere il vero dalle semplici voci e a disegnare il volto di un Brescia che avrà nella salvezza il suon nuovo “Campionato vinto”. Luca Marinoni