Pippo Inzaghi: "Meglio Brescia della A"

Presentato il tecnico: "Cellino mi ha fatto sentire importante". Il presidente: "Con lui un programma biennale"

Pippo Inzaghi al Brescia

Pippo Inzaghi al Brescia

Brescia Con Filippo Inzaghi, ma sotto traccia. Il presidente Massimo Cellino stupisce tutti alla presentazione del nuovo allenatore del Brescia: "Gli ho chiesto il mantenimento della categoria e di far crescere i giovani giocando un buon calcio". Sarà scaramanzia, sarà voglia di risparmiare, sarà una reale convinzione? "Il nostro è un progetto biennale". Di sicuro è un buon modo per togliere pressione al suo nuovo allenatore. Inzaghi sarà il dodicesimo in quattro anni. La media viene facile. Fatto il direttore sportivo (Gemmi), fatto l’allenatore (Inzaghi, ndr), Cellino deve fare o meglio rifare la squadra. Che non è poco. "Gli ho detto che non venderò nessuno" dice il presidente sorridendo al suo allenatore.

Il che significa che resteranno i big Joronen, Cistana, Bisoli e Donnarumma. Quelli che in teoria dovrebbero avere più mercato. Ma ci si aspettava che rimanessero quello che hanno fatto davvero la differenza: Bjarnason e Jagiello. Proprio su questi due invece si è andati allo scontro con Clotet. Quindi spazio ad Inzaghi. Che si è presentato molto sorridente, vestito blu scuro, camicia bianca, sneakers e assistito dall’avvocato sportivo Sara Agostini, collaboratrice di Tullio Tinti. Quest’ultimo, manager bresciano, che andò a pescare Filippo Inzaghi quando era ancora solo un ragazzino nei campi polverosi di provincia, fino a qualche settimana era in pessimi rapporti con Massimo Cellino poi, evidentemente tra i due è scoppiata nuovamente la pace. Adesso però bisogna capire che tipo di squadra verrà allestita per SuperPippo: "Io sono molto contento di essere qui - ha detto l’ex centravanti di Milan, Juventus e Nazionale - perchè mi sono sentito fortemente da subito e questa è la cosa più importante. Quando senti la massima fiducia poi la categoria non è importante".

Solo due anni fa, Inzaghi stravinse il campionato di serie B con il Benevento, non sarebbe male ripetere il colpaccio. Come detto, però, Cellino stavolta vuole partire a fari spenti. "L’approccio del presidente - dice Inzaghi - mi piace molto. Non perchè non si voglia essere ambiziosi, ma non è nemmeno giusto che siccome due anni fa ho vinto il campionato con il Benevento allora devo per forza di cose tornare a vincere subito. Faremo il possibile, ma l’importante è dare il massimo ed è quello che farò insieme ai miei collaboratori che sono preziosissimi nel lavoro di tutti i giorni. Ci vuole tanto impegno, ci vuole tanto sacrificio, io porto con me la passione per il calcio che da sempre mi contraddistingue. Ho bisogno di sentire il profumo dell’eraba. Ci sono ex giocatori - dice Filippo Inzaghi - che dopo una carriera di sacrifici hanno piacere a stare in casa, io ho piacere a stare sul campo, a vivere il calcio giorno dopo giorno". E se qualcuno decidesse di andare via ? "Voglio solo gente entusiasta di stare qui - chiude SuperPippo - ma quando si indossa la maglia del Brescia io credo che non ci sia bisogno di entusiasmo perchè quello viene in modo naturale. Per me Brescia è un posto speciale".