Brescia, a Pescara per dimostrare di aver trovato il giusto assetto

Le Rondinelle, che allo Stadio Adriatico dovranno rinunciare a Meccariello, Dall'Oglio e al lungodegente Checchin, sono pronte a sfidare l'ex Zdenek Zeman

Andrea Caracciolo guiderà l'attacco del Brescia domani in casa del Pescara

Andrea Caracciolo guiderà l'attacco del Brescia domani in casa del Pescara

Brescia, 27 ottobre 2017 - La rifinitura mattutina (a porte chiuse al San Filippo) è stata l'ultimo atto di preparazione del Brescia in vista della trasferta di Pescara. Nel pomeriggio le Rondinelle voleranno in Abruzzo, dove domani pomeriggio affronteranno gli Adriatici di Zdenek Zeman in una sfida-amarcord per i due allenatori, visto che sia il boemo che Pasquale Marino hanno allenato (e senza troppi trionfi) la squadra che si ritroveranno di fronte in questa giornate nella quale nessuna delle due contendenti intende commettere passi falsi. Il Pescara deve riscattare la sconfitta patita nel turno infrasettimanale, mentre il Brescia deve confermare, sia come gioco che come risultati, la vittoria con il Bari. Un intento senza dubbio impegnativo, che Mister Marino cercherà di realizzare puntando su un 3-4-2-1 già ben delineato.

In effetti la formazione biancazzurra dovrà rinunciare agli infortunati Meccariello, Dall'Oglio e Checchin, ma potrà contare sulla presenza tra i convocati di Coppolaro e Torregrossa, che con i pugliesi ha fatto il suo esordio stagionale nei secondi finali. Nonostante la presenza dell'ex attaccante del Lumezzane, il punto di riferimento dell'attacco bresciano sarà ancora una volta Caracciolo, sostenuto ai fianchi da Ferrante e Machin. Per quel che riguarda il trio difensivo che giostrerà davanti a Minelli, non dovrebbero esserci sorprese rispetto alla conferma di Somma, Gastaldello ed Edoardo Lancini. Il centrocampo, infine, partirà ancora dal duo Bisoli-Martinelli, che si è ben distinto con il Bari, e sarà completato sugli esterni da Furlan e Cancellotti. saranno questi gli ingredienti giusti per permettere al Brescia di assimilare la "cura-Marino" e infliggere un altro dispiacere all’ex Zeman?