Chiusura mercato del Brescia: spaccatura tra Cellino e tifosi

La Leonessa ha perso Torregrossa, Sabelli e Dessena. Intanto confermato (per ora) Dionigi

Massimo Cellino

Massimo Cellino

Brescia, 2 febbraio 2021 - La chiusura del mercato ha amplificato la già profonda spaccatura tra il presidente Massimo Cellino e la tifoseria del Brescia. Il massimo dirigente biancazzurro è finito nel mirino di una pesante critica che lo accusa non solo di non avere rinforzato una squadra che sta crollando pericolosamente verso la zona rossa della classifica, ma di avere addirittura pensato ad arricchire il suo portafoglio in un momento così delicato. Adesso che la sessione invernale del calciomercato è terminata, in effetti, non è facile trovare le certezze sulle quali poggiare la ripartenza delle Rondinelle. La convinzione generale è che il Brescia si sia indebolito e le partenze di tre punti di riferimento come Torregrossa, Sabelli e Dessena, finiti rispettivamente alla Sampdoria, all’Empoli ed al Pescara, se da una parte ha arricchito le casse societarie, dall’altra ha impoverito il gruppo a disposizione di Davide Dionigi. Proprio in direzione del tecnico si trova un altro colpo di scena di queste ore, visto che il presidente Cellino ha deciso di proseguire con l'ex attaccante nonostante il fardello delle quattro sconfitte consecutive pesasse (e non poco) sulle sue sorti.

Un destino che Dionigi dovrà cercare di consolidare a partire dal delicatissimo match casalingo di sabato con il Cittadella, in occasione del quale, però, rimane in dubbio se potrà avere a disposizione o meno i tre giocatori approdati a Brescia nelle ultime ore di mercato. Per quel che riguarda gli innesti, infatti, mentre Fran Karacic, difensore esterno classe ’96, ha già avuto modo di esordire, le condizioni di Nikola Ninkovic (attaccante classe ’94 giunto dall’Ascoli accompagnato da noie fisiche), Luca Pandolfi (attaccante classe ’98 proveniente dalla Turris e all’esordio in B) e Marko Pajac (centrocampista del ’93 arrivato dal Cagliari, ma alle prese con una prolungata assenza dai campi di gioco), i tre acquisti che hanno concluso le operazione delle Rondinelle, sono da verificare e non offrono certezze in merito alla loro presenza contro i patavini. Come se tutto questo non bastasse, rimangono altri due nodi cruciali per il futuro del Brescia. È rimasto infatti Donnarumma, ma l’impressione è che il bomber che ha costruito a suon di gol la promozione di due anni fa sia rimasto controvoglia, Inoltre rimane la questione del pacchetto arretrato. Dionigi insiste con la difesa a tre, ma i risultati non gli stanno dando ragione e nel più che malaugurato caso di un nuovo passo falso nel match casalingo di sabato con il Cittadella tutto potrebbe venire messo nuovamente in discussione…