Mercato, il Brescia continua a guardarsi intorno

L'ossatura della neopromossa di Eugenio Corini è buona, ma occorrono ancora alcuni inserimenti per allestire un gruppo che possa giocare con la giusta convinzione le proprie carte nella volata per la salvezza in serie A

Le Rondinelle hanno sconfitto nel caldo del "Martelli" di Mantova il Valldolid per 2-1

Le Rondinelle hanno sconfitto nel caldo del "Martelli" di Mantova il Valldolid per 2-1

Brescia, 11 agosto 2019 - Il Brescia a una settimana dal primo impegno ufficiale della nuova stagione tira le somme. Domenica 18 agosto, infatti, le Rondinelle faranno il loro esordio nella Tim Cup affrontando la squadra che questa sera riuscirà a qualificarsi tra Perugia e Triestina. Sicuramente non lo farà al “Rigamonti”, ma con il passare delle ore sta diventando sempre meno probabile che la partita venga ospitata dal “Martelli” di Mantova, che è parsa a lungo la soluzione alternativa, mentre si sta facendo spazio una possibile inversione di campo.

Per quel che riguarda la marcia di avvicinamento all’inizio del campionato l’amichevole vinta con il Valladolid (2-1 con i gol di Torregrossa nel primo tempo e di Morosini al 3' di recupero) ha offerto indicazioni che, sostanzialmente, hanno confermato le previsioni della vigilia. In estrema sintesi le Rondinelle possono contare su un sistema di gioco ben collaudato e su un gruppo assai compatto, ma, nello stesso tempo, sembra che necessitino di qualche altro innesto per completare un organico, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, che possa reggere l’impatto con la serie A.

Sembra questa anche l’opinione del tecnico Eugenio Corini che ha sintetizzato: “L’intenzione è quella di consolidare questa squadra. Stiamo valutando con il presidente per vedere che cosa si può fare. Qualche idea c’è, per il momento stiamo pensando a inserire gli ultimi tre arrivati”.

La linea guida del Brescia nella corsa verso la salvezza sarà ancora il collaudato 4-3-1-2, ma il proposito è quello di rafforzare in maniera adeguata tutti i reparti. Quello sul quale per il momento si è lavorato maggiormente pare la difesa, dove sono arrivati Magnani e Chancellor, oltre a Joronen che sta guadagnando i gradi di portiere titolare. In attacco è giunto Ayé, mentre Zrmahl è appena giunto a dare manforte ad un centrocampo che sta facendo i conti pure con l’infortunio che bloccherà ancora per diverse settimane Ndoj. E’ facile intuire che proprio questi ultimi due reparti potranno accogliere a breve nuovi arrivi per offrire qualche alternativa in più a mister Corini. Per le punte si continua a parlare di Diego Falcinelli (classe ’91), che non rientra nei programmi del Bologna, anche se dall’estero non pochi addetti ai lavori mantengono aperta la pista che conduce a Mario Balotelli, chiusa più volte per motivi economici dal presidente Massimo Cellino. In mezzo al campo rimane percorribile la pista che conduce al possibile ritorno dal Chievo di Perparim Hetemaj che, oltre tutto, troverebbe già in rosa un altro finlandese come Joronen.

Per il momento, comunque, l’arrivo del ceco Zrmhal sta rivestendo particolare importanza: “Avevamo bisogno di un giocatore che sapesse palleggiare, ma anche interdire – spiega Eugenio Corini – E’ abituato ad un tipo di calcio diverso, e deve migliorare nella fase difensiva, ma sa gestire bene la palla e va anche a concludere. Dovrà lavorare proprio come dovrà farlo tutta la squadra. Dal punto di vista dell’intensità ci siamo sempre stati e la vittoria meritata con il Valladolid lo ha confermato. Dobbiamo continuare a crescere e a migliorare proprio come ci ha chiesto il presidente Cellino con le sue stimolazioni alle quali dobbiamo prestare la giusta attenzione”. Luca Marinoni