Massimo Cellino fa dietrofront: è di nuovo presidente del Brescia

Il Cda della società biancazzurra ha proposto all'imprenditore sardo di accettare la nomina tornando così a gestire in prima persona il club di via Solferino

Massimo Cellino

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Massimo Cellino è, di nuovo, il presidente del Brescia. È questa, in estrema sintesi, la nota saliente del Cda della società biancazzurra che si è svolto questa mattina e si è concluso prima di mezzogiorno. Questa volta la riunione dei vertici del sodalizio di via Solferino non ha riservato particolari sorprese e la conclusione è stata quella che sembrava già ampiamente prevista alla vigilia. Su proposta del consigliere Stefano Midolo, l’amministratore della Eleonora Immobiliare nominato dal tribunale, è stata avanzata la proposta che è stata accettata e, in sostanza, ha riportato tutto com’era prima.

Il patron sardo torna così ad assumersi in prima persona la gestione del club e il Cda rimane immutato nella sua composizione (allontanando così l’ipotesi, che aveva fatto capolino ieri sera, di un passo indietro di gruppo secondo quanto è avvenuto nelle scorse ore alla Juventus). Ricaricato dalla vittoria conquistata dalle Rondinelle con la Spal, Cellino ha così l’opportunità di mettere da parte le preoccupazioni (legate soprattutto alla personale vicenda giudiziaria) che lo hanno portato a rassegnare le dimissioni e riprendere in mano le redini del Brescia FC, il cui futuro, comunque, al momento rimane tutto da scrivere. In effetti rimane al centro dell’attenzione il fondamentale capitolo legato alle sorti della società biancazzurra.

Massimo Cellino potrà gestire una realtà complessa come un club di calcio (e nel modo da lui ritenuto più adeguato) oppure sarà costretto a cedere alle difficoltà del momento e a vendere la proprietà del sodalizio bresciano? Un’ipotesi, quest’ultima, che apre un ulteriore scenario di assoluto rilievo, visto che, almeno allo stato attuale delle cose, non si profilano all’orizzonte possibili acquirenti o cordate interessate a rilevare il Brescia. Il contesto imprenditoriale bresciano, che pure presenta aziende di indubbio rilievo, sembra rimanere piuttosto freddo davanti all’ipotesi di accollarsi un’esperienza tanto impegnativa e rischiosa, che certo non risponde a criteri economici. Una situazione di stallo che mette in primo piano la domanda che al momento si pongono i tifosi biancazzurri: “Quale potrà essere il futuro del Brescia FC?”.