Brescia, Cellino e Balotelli sempre più lontani: Super Mario pronto all'addio

Un rapporto che ormai sembra destinato a chiudersi, magari per una nuova esperienza internazionale del giocatore

Mario Balotelli effettua i test medici a Brescia (Ansa)

Mario Balotelli effettua i test medici a Brescia (Ansa)

Brescia, 30 maggio 2020 - Il Brescia sul campo sta cercando di accelerare la preparazione per la ripresa del campionato, ma l’attenzione rimane rivolta in modo costante verso Balotelli. In questo momento, in particolare, è il rapporto tra l’attaccante bresciano e il presidente Cellino al centro dell’interesse generale. Un legame che in molti definiscono “ai titoli di coda” e che nelle ultime ore ha registrato una nuova, significativa “puntata”. L’ex punta della nazionale nel pomeriggio di ieri si è infatti recato in sede, dove si sarebbe dovuto tenere un colloquio chiarificatore con il massimo dirigente biancazzurro. Balotelli è parso sereno al suo arrivo negli uffici di via Ferramola, dove è rimasto per circa mezzora, ma senza riuscire a parlare con Cellino, stando almeno a quanto ribadiscono i bene informati che individuano in questo episodio l’ulteriore conferma di un divorzio sempre più vicino, come sembra far capire lo stesso presidente del Brescia nelle sue ultime dichiarazioni: “Balotelli ha un legame con noi per la serie A, in caso di retrocessione B ogni vincolo si scioglie. Siamo delusi per come sono andate le cose e non solo per colpa sua. Portarlo a Brescia non si è rivelata una buona idea, lui non vuole rimanere in Italia”.

Una sintesi che potrebbe trovare presto una conferma nei fatti con il giocatore (per lui 19 presenze e 5 reti in biancazzurro) che potrebbe volare in Brasile per cercare l’ennesima ripartenza. Proprio come sta cercando di fare Diego Lopez con un Brescia che deve continuare a credere nella salvezza, ma che in questa fase della preparazione deve fare i conti con una lunga serie di acciaccati (Cistana, Martella, Chancellor, Torregrossa, Ayé, Tonali e lo stesso Balotelli) che ostacola non poco il lavoro. Luca Marinoni