Serie A, blitz vincente della Lazio all'ultimo istante: il Brescia rimane... Immobile

La Lazio sbanca il "Rigamonti" in pieno recupero e punisce le Rondinelle che, pur giocando in dieci dal 40' del primo tempo, sono riuscite a tenere testa alla voglia di vincere dei biancocelesti

Brescia, Balotelli esulta per il gol

Brescia, Balotelli esulta per il gol

Brescia, 5 gennaio 2010 - Il Brescia apre il 2020 con una grandissima delusione. Le Rondinelle vengono infatti sconfitte in pieno recupero dalla Lazio, che con una doppietta di Immobile ribalta il vantaggio iniziale firmato da Balotelli. La squadra di Corini, in dieci dal 40’ per l’espulsione di Cistana, regge il ritmo dei biancocelesti con grande tenacia, ma viene beffata dal colpo del ko del solito Immobile proprio quando sembrava che il pareggio fosse ormai alla portata dei padroni di casa. La gara si apre con la compagine di Inzaghi che parte subito forte e con gli spunti Correa e Lazzari mette subito in difficoltà la retroguardia biancazzurra.

Le Rondinelle cercano di non lasciarsi schiacciare all’indietro e al 6’ Tonali si mette in luce e appoggia a Torregrossa, ma l’azione si spegne tra le braccia di Strakosha. Sicuramente più insidiosa è la squadra biancoceleste, che sul fronte opposto si vede annullare un gol al 7’ per fuorigioco di Caicedo, mentre al 14’ manda la sfera d’un soffio sul fondo al termine di una prolungata percussione di Radu. La squadra di Corini tenta di rispondere alle insidiose folate del gioco degli ospiti e al 18’, sugli sviluppi di una palla persa in malo modo da Parolo, Balotelli viene servito dalle retrovie e scaglia una conclusione di sinistro che trafigge Strakosha per il vantaggio di un Brescia che riesce a colpire al primo, vero affondo della partita con il gol di Supermario, che sigla la prima rete stagionale al “Rigamonti” e si prende il significativo primato di essere il primo goleador degli anni Venti in serie A, dopo essere stato il primo ad andare a bersaglio nel 2010 con la maglia dell’Inter. L’inatteso svantaggio desta ulteriormente l’orgoglio e la voglia di fare della formazione di Simone Inzaghi, che risponde subito con gli spunti di Correa, Lulic e Milinkovic-Savic nel breve spazio di pochi minuti. I padroni di casa, comunque, stringono i denti e riescono a conservare il prezioso vantaggio. Alla mezzora l’arbitro ferma il gioco per un paio di minuti per i pesanti insulti della tifoseria ospite rivolti a Balotelli. Quando si riprende a giocare Immobile si rende pericoloso, ma al termine dell’azione Bisoli riesce a rifugiarsi in angolo. Ancora il bomber laziale protagonista al 39’, con un invitante assist che libera Caicedo verso Joronen. Cistana cerca di recuperare in qualche modo e atterra l’attaccante biancoceleste. Per il signor Manganiello non ci sono dubbi, rosso diretto per il difensore bresciano e rigore che Immobile trasforma spiazzando con freddezza Joronen. Subito il pareggio e l’espulsione di Cistana, il Brescia cerca di correre ai ripari e inserisce Mangraviti al fianco di Chancellor al centro della difesa. Per far spazio al giovane centrale mister Corini (squalificato e sostituito in panchina dal vice Lanna) decide di togliere Torregrossa e di passare ad un più coperto 4-4-1, facendo scalare a centrocampo Spalek.

Il primo tempo, complice il mini-recupero deciso dal direttore di gara (un solo minuto), si chiude senza altre emozioni e la ripresa si apre con le Rondinelle che decidono di “consolidare” il centrocampo, affiancando Viviani e Tonali (ammoniti nel finale del primo tempo e quindi costretto a saltare la delicatissima sfida-salvezza di domenica 12 a Genova con la Sampdoria) nel cuore del centrocampo al posto di Spalek. La compagine biancazzurra, costretta a giocare in inferiorità numerica, cerca di chiudere al meglio gli spazi e passa ad un compatto 3-5-1, con Balotelli isolato terminale offensivo, mentre Mateju, Chancellor e Mangraviti diventano il trio arretrato con Sabelli che avanza a sostegno dei centrocampisti. Una soluzione che riesce a tenere testa alla voglia di imporre il proprio gioco della squadre di Simone Inzaghi (lanciato da calciatore dal Lumezzane), che non riesce a creare particolari problemi in avvio. La prima opportunità della ripresa è anzi di marca bresciana, con Tonali che lancia Bisoli all’8’, ma Strakosha è attentissimo e si rifugia in angolo. I biancocelesti non tardano però a rendersi nuovamente pericolosi e prima Lulic e poi Correa chiamano al lavoro Joronen che risponde da par suo. Le redini del gioco rimangono in mano alla Lazio, ma il Brescia è concentrato e attento e riesce a reggere la pressione degli ospiti nonostante l’uomo in meno. Dopo un tentativo di Milinkovic-Savic rimasto senza esito, alla mezzora Caicedo “regala” un brivido alla tifoseria bresciana e si lancia in un assolo assai insidioso, ma Joronen è pronto e blocca la minaccia con un intervento tempestivo. Dopo un lungo lancio in profondità di Romulo rimasto senza esito, il Brescia torna a farsi vedere in avanti al 31’ con una splendida ripartenza di Tonali che, però, dopo avere raggiunto l’area laziale, al momento di calciare non riesce a trovare le energie necessarie per completare la sua azione. Negli ultimi minuti la Lazio si spinge in avanti decisa a giocare il tutto per tutto per cercare il risultato pieno. Il Brescia soffre, ma stringe i denti e sembra in grado di raggiungere la fine del recupero, ma proprio al 46’, nonostante la difesa schierata, Immobile trasforma un lancio di Caicedo nella beffarda conclusione che trafigge Joronen e lascia impietosamente a mani vuote le Rondinelle quando il sospirato traguardo di un risultato positivo sembrava ormai più che vicino. Brescia-Lazio 1-2 (1-1) Brescia (4-3-1-2): Joronen 6.5; Sabelli 6, Cistana 6, Chancellor 6, Mateju 6; Bisoli 6.5, Tonali 6.5 (36’ st Semprini sv), Romulo 6; Spalek 6 (1’ st Viviani 6); Torregrossa 6 (43’ pt Mangraviti 6), Balotelli 6.5. A disposizione: Alfonso; Andrenacci; Gastaldello; Magnani; Zmrhal; Ayé; Morosini; Matri. All: Corini (in panchina Lanna) 6. Lazio (3-5-2): Strakosha 6; Luiz Felipe 6, Acerbi 6.5, Radu 6.5 (14’ st Menendez 6); Lazzari 6.5, Milinkovic-Savic 6.5, Parolo 6 (14’ st Cataldi sv), Correa 6.5, Lulic 6.5 (31’ st André Anderson sv); Caicedo 6.5, Immobile 7. A disposizione: Guerrieri; Proto; Patric; Berisha; Quissanga; Adekanye; Marusic; Silva. All: Inzaghi 6.5. Arbitro: Manganiello di Pinerolo 5.5. Reti: 18’ pt Balotelli; 42’ pt (rig.) e 46’ st Immobile. Note: ammoniti: Cistana; Tonali; Balotelli; Radu; Parolo; Bisoli; Menendez; Cataldi; Chancellor – espulso: 40’ pt Cistana (fallo da ultimo uomo) – angoli: 2-5 – recupero: 1’ e 4’ – spettatori: 14.000 circa.