Difesa a quattro e niente trequartista, Fabio Grosso ridisegna il Brescia

L'allenatore subentrato a Corini, all'esordio in panchina in serie A, cambia modulo e interpreti

La presentazione di Fabio Grosso

La presentazione di Fabio Grosso

Brescia, 7 novembre 2019 - Cresce l’attesa per conoscere come il nuovo allenatore Fabio Grosso schiererà il “suo” Brescia e per scoprire se il nuovo tecnico apporterà modifiche rispetto al percorso che stava seguendo il suo predecessore, Eugenio Corini. Il nuovo mister biancazzurro, che sabato farà il suo esordio in panchina in serie A, nelle sue precedenti esperienze a Bari e Verona prediligeva il 4-3-3 e sembrerebbe intenzionato ad orientare sostanzialmente in questa direzione anche la sua avventura alla guida delle Rondinelle.

A dare un aiuto a Fabio Grosso in questi giorni ci ha pensato anche l’infermeria, che ha salutato in un colpo solo sia Magnani che Torregrossa, fermi ai box ormai da lungo tempo. In questo momento, dunque, sono indisponibili solo Chancellor, che dovrebbe rientrare dopo la sosta, e Dessena, il cui recupero, invece, è previsto per gennaio. Tutto il resto della rosa è a disposizione di mister Grosso per la sua “prima” di sabato pomeriggio (con inizio alle 15) con il Torino. In vista del match con un avversario che, a sua volta, deve fare assolutamente risultato come i granata (la panchina di Mazzarri sta scricchiolando in maniera pericolosa) il lavoro impostato da Fabio Grosso sin dal suo arrivo a Torbole sembra aver preso una direzione ben precisa. Abbandonata ben presto la pista della difesa a tre che mister Corini aveva adottato nelle ultime battute della sua gestione, l’ex terzino di Inter e Juve ha riportato la retroguardia a quattro, sperimentando un 4-3-2-1 piuttosto eclettico, destinato a diventare in fase di possesso palla un vero e proprio 4-3-3. Questo per quel che riguarda lo schema, sul fronte degli interpreti, invece, la grande novità potrebbe essere il ritorno in campo dal 1’ di Torregrossa, fermo ormai dal match perso con il Milan.

L’ipotesi al momento più accreditata prevede che l’ex gialloblù dovrebbe giostrare, probabilmente insieme ad Ayé, alle spalle della punta principale. Un ruolo che pare destinato a Balotelli, con il possibile inizio in panchina di Donnarumma. Il bomber che ha condotto a suon di reti le Rondinelle in serie B dovrebbe uscire dagli undici titolari, così come dovrebbe venire superata, almeno per il momento l’idea di supportare l’attacco con un trequartista, con la conseguenza che anche Spalek partirà dalla panchina. In attesa di vedere quale sarà l’assetto definitivo del reparto avanzato, sembra molto più agevole anticipare quella che potrebbe essere la composizione degli altri due reparti. In difesa, davanti a Joronen, la coppia centrale dovrebbe riproporre Cistana e Gastaldello (ben difficilmente Magnani appena recuperato partirà dal 1’), con Sabelli a destra e il ballottaggio Mateju-Martella a sinistra. Abbastanza definito anche il terzetto di centrocampo, con Tonali, Bisoli e Romulo, che dovrebbero comporre il reparto chiamato ad assumere le redini della gara. Un Brescia dalla fisionomia non molto diversa rispetto a quella che veniva presentata fin qui con Corini. Ciò che conta, come ha sottolineato lo stesso Grosso, è che le Rondinelle ricomincino al più presto a fare punti e non perdano l’occasione di conquistarli in casa.