Brescia, esonerato Corini. Per la squadra di Cellino in pole Prandelli e Iachini

Dopo l'ufficializzazione della decisione di sollevare dal proprio incarico il tecnico che ha riportato le Rondinelle in serie A, è partita subito la ricerca del sostituto

Dopo poco più di un anno è terminata l'avventura di Eugenio Corini alla guida del Brescia

Dopo poco più di un anno è terminata l'avventura di Eugenio Corini alla guida del Brescia

Brescia, 4 novembre 2019 - Anche Eugenio Corini ha conosciuto, suo malgrado, la “fatal Verona”. Come era ampiamente nelle previsioni di una vigilia assai delicata, la sconfitta con l’Hellas ha portato il Brescia alla decisione di esonerare l’allenatore bagnolese. Una scelta che certo non ha stupito, quella del presidente Massimo Cellino, anche se, a dire il vero, la scarna nota diramata alle 23.32 ha comunque sollevato non poco stupore, visto che, al di là dell’ufficializzazione dell’esonero, non è stata aggiunta nemmeno una riga di ringraziamento per il lavoro svolto in poco più di un anno dal tecnico che ha condotto le Rondinelle in serie A dopo otto lunghi anni di difficile peregrinazione tra i cadetti. Un’impresa, quella compiuta da un professionista di assoluta qualità (lodato anche da Antonio Conte) e persona esemplare, che rimarrà negli annali e nel cuore dei tifosi bresciani, ma che non ha impedito al sodalizio biancazzurro di decidere di cambiare strada per cercare di inseguire una salvezza che, certo, dopo la battuta d’arresto rimediata nel duello diretto con il Verona si è fatta più difficile, ma che è tutt’altro che compromessa (considerando anche che le Rondinelle devono ancora recuperare il match interno con il Sassuolo).

Un quadro che, evidentemente, non è bastato al presidente Cellino per decidere di proseguire il rapporto con Corini, che ha cercato di valorizzare la prova dei suoi anche nel dopopartita del “Benteogodi”: “Siamo sempre rimasti in partita. Abbiamo accorciato le distanze e non ci siamo mai arresi. Alla fine c’è il rammarico di non aver ottenuto nemmeno un punto. Sicuramente lo avremmo meritato, anche perché nel primo tempo abbiamo fatto qualcosa di più, poi è arrivato il loro gol su calcio d’angolo e loro sono molto pericolosi nelle ripartenze”. Considerazioni che ribadiscono la convinzione di poter continuare a lottare per non lasciarsi sfuggire l’ambito traguardo della salvezza, ma che non sono bastate a convincere il presidente Massimo Cellino. Poco dopo le 23.30 è stata infatti ufficializzata la decisione del cambio in panchina, che, come sempre accade in simili circostanze, ha dato il via alla frenetica ricerca per scoprire chi sarà il nuovo mister delle Rondinelle.

Un dubbio che dovrebbe venire svelato in giornata, anche se l’allenamento in programma per questa mattina è stato rinviato. Cresce con il passare dei minuti l’attesa per la scelta del presidente Cellino, una decisione che dovrebbe già fare i conti con due possibili rifiuti, visto che Davide Nicola e Giovanni Lopez, avrebbero già respinto la proposta del Brescia (il secondo, che ha già conosciuto Cellino al Cagliari, è in Uruguay e intenderebbe proseguire il suo lavoro al Penarol). Secondo i bene informati, la corsa alla panchina biancazzurra in questo momento vede in prima fila due figure ben precise, Cesare Prandelli da una parte e Beppe Iachini dall’altra. Il primo non ha certo bisogno di presentazioni ed è bresciano doc di Orzinuovi, il secondo ha già lavorato a Brescia ed è stimato dalla piazza. Più dietro ci sono diversi outsiders (tra i quali sembra guadagnare terreno Gianni De Biasi) che lo stesso presidente Cellino esaminerà prima di annunciare il nome dell’allenatore che da oggi (o domani al più tardi) dovrà guidare la rincorsa delle Rondinelle alla salvezza.