Serie B, il Brescia e Clotet si separano. In panchina ipotesi Gastaldello

Il tecnico spagnolo non ha ricevuto le garanzie richieste sulla rosa competitiva per lottare per la serie A

Josep Clotet Ruiz, allenatore del Brescia

Josep Clotet Ruiz, allenatore del Brescia

Brescia - L’unica, vera certezza di una situazione che non ha ancora definito tutti i particolari è che Josep Clotet Ruiz l’anno prossimo non sarà l’allenatore del Brescia. Non è bastato il positivo cammino compiuto dalle Rondinelle dal suo arrivo fino alla conquista di un posto del tutto insperato in zona playoff per gettare le basi per far proseguire quest’avventura in biancazzurro.

Il tecnico spagnolo, dopo gli incontri con il nuovo ds Roberto Gemmi (in pectore, a dire il vero, visto che dopo aver salutato il Pisa è già operativo in terra bresciana, ma il contratto non è stato ancora depositato) e il presidente Massimo Cellino, ha annunciato la sua decisione di rientrare in patria. Troppo grande è la distanza tra le aspettative e le garanzie richieste per una rosa sicuramente in grado di lottare per la serie A (con la conseguente conferma dei migliori e il rafforzamento del gruppo) da Clotet e i progetti dello stesso Cellino, che ha appena “salutato” anche l’ormai ex direttore sportivo Giorgio Perinetti con il quale Clotet aveva trovato piena sintonia.

Un’evoluzione che ha dato subito il via al “casting” per individuare l’allenatore che potrà sedere sulla sempre “calda” panchina biancazzurra. In questo senso, il massimo dirigente bresciano, che ha già sotto contratto Del Neri, Diego Lopez e Dionigi, potrebbe orientarsi verso una soluzione interna, affidando le redini della squadra all’attuale vice, Daniele Gastaldello. L’ex difensore, però, non ha ancora il patentino e sta terminando gli studi per conseguirlo. Nell’attesa, dunque, dovrebbe venire affiancato da una sorta di “tutor”. Per quel che riguarda altri profili seguiti dal sodalizio del presidente Cellino, salvo clamorosi colpi di scena, non saranno raggiungibili candidati “graditi” come Caserta, Zanetti e Baroni.

In questo momento gli allenatori che vengono accostati alle Rondinelle rimangono diversi e comprendono outsiders come Di Biagio, Javorcic e Filippini, ma vedono spuntare pure un pretendente di indubbio rilievo come Liverani. Si tratta però di opzioni che stanno lasciando sempre più spazio alla soluzione interna che potrebbe consentire anche un notevole risparmio economico. Una eventualità, quest’ultima, da non trascurare in un momento nel quale il Brescia rischia seriamente di perdere il gruzzolo previsto per la cessione a titolo definitivo di Tonali al Milan. I rossoneri, infatti, stanno riflettendo se esercitare o meno il riscatto del regista che a Milano non ha pienamente convinto e potrebbero restituire la giovane promesse alle Rondinelle oppure chiedere uno sconto sul prezzo pattuito la scorsa estate.