Serie A, per il Brescia due "rose" e tante spine

La soddisfazione per la presenza nell'Italia di Cistana e Tonali non basta per cancellare le preoccupazioni del difficile momento che stanno vivendo le Rondinelle

Ernesto Torregrossa dovrebbe tornare a disposizione per la tarsferta in casa della Roma

Ernesto Torregrossa dovrebbe tornare a disposizione per la tarsferta in casa della Roma

Brescia, 11 novembre 2019 - La giornata di riposo non riesce a spegnere tutte le polemiche e le discussioni che si sono scatenate intorno al Brescia dopo il secco 4-0 interno patito con il Torino. Le Rondinelle riprenderanno ad allenarsi domani a Torbole, dove mister Grosso, intento a scacciare i fantasmi di un esordio da incubo in serie A come allenatore, ritroverà Matri, che ha scontato un turno di squalifica, e dovrebbe poter contare ormai a pieno regime su Torregrossa. Senza dimenticare che anche Chancellor potrebbe recuperare nelle due settimane che mancano alla trasferta all’Olimpico con la Roma, in questo momento ci sono due segnali opposti in casa biancazzurra che stanno richiamando grande interesse. Dopo i risultati dell’ultimo turno, pur potendo contare su una partita da recuperare, il Brescia è ultimo da solo in fondo alla classifica. Certo, il ritardo dalla zona salvezza è più che sotto controllo (-2), ma, nello stesso tempo, si tratta comunque di una posizione che certifica il momento estremamente difficile di una squadra che è prigioniera di una serie di risultati negativi che si sta prolungando in modo preoccupante (l’ultimo risultato utile è stato il pareggio interno con la Fiorentina).

Sul fronte opposto, però, in queste ore la società bresciana, per la prima volta nella sua storia, può vantare la presenza di due giocatori nella nazionale maggiore, una presenza contemporanea mai accaduta prima e che è diventata realtà dopo che Cistana, alla prima chiamata del Ct Mancini, è stato raggiunto da Tonali, convocato in un primo momento nell’Under 21 e poi dirottato nell’Italia “maggiore” in seguito all’infortunio di Verratti. Due azzurri made in Brescia, visto che si tratta di prodotti del fertilissimo vivaio bresciano, ma che non bastano per far volare le Rondinelle verso la salvezza. Il Brescia in questo specifico momento, in effetti, deve fare i conti con diversi problemi e il primo è senza dubbio legato alla composizione dell’attacco e all’inserimento di Balotelli, che non sembra in grado di offrire alcun apporto alle fortune biancazzurre. Al contrario, in molti si sono affrettati ad andare a vedere che prima dell’arrivo di Supermario (fermato quattro turni per squalifica), la squadra di Corini faceva punti e Donnarumma riusciva a segnare.

L’ingresso in squadra dell’ex giocatore di Inter e Milan è coinciso con l’inizio del digiuno realizzativo del bomber che ha condotto il Brescia in serie A a suon di reti e le soluzioni che sono state provate per sostenere lo stesso Balotelli (si veda la prova col Torino di Spalek e Ayé) non hanno dato buon esito. All’attaccante che non si sta certo ponendo in evidenza per preparare il ritorno in nazionale viene anche imputata una scarsa mobilità ed un sostegno relativo al gioco della squadra. Problemi che mister Grosso, già finito, insieme al presidente Cellino, nel mirino della critica dei tifosi bresciani che stanno esaltando l'esonerato Corini, dovrà analizzare e cominciare a risolvere nei prossimi giorni, trovando in fretta gli ingredienti giusti per restituire serenità e spensieratezza all’ambiente, come lui stesso ha ribadito, ma anche per individuare la formula giusta per far tornare le Rondinelle a rendere al massimo.