Brescia, prove di normalità: riapre il centro sportivo di Torbole

La società ha sottoposto i giocatori a un nuovo esame ematico, propedeutico alla ripresa dell'attività agonistica

Allenamento al centro sportivo di Torbole

Allenamento al centro sportivo di Torbole

Brescia 13 maggio 2020 - Prove di ritorno alla normalità per il Brescia. In questi giorni la situazione rimane del tutto particolare in casa biancazzurra, ma la società del presidente Cellino sta comunque cercando di muovere i passi necessari per fare in modo che il campo torni al centro dell’attenzione. Ieri, finalmente, ha riaperto le porte il Centro Sportivo di Torbole (che rimane in via di completamento).

I giocatori si sono recati nell’impianto dopo due mesi per sottoporsi, secondo una precisa scaletta voluta al fine di evitare concomitanze e assembramenti, ad ulteriori controlli ematici che sono proseguiti in mattinata e hanno coinvolto tutta la rosa delle Rondinelle ad eccezione dell’infortunato Andrea Cistana e degli stranieri Ales Mateju, Jesse Joronen, Jaromir Zmrhal e Nikolas Spalek che sono rientrati da poco in Italia e sono alle prese con la quarantena obbligatoria, proprio come sta accadendo all’allenatore Diego Lopez. Il tecnico uruguayano al suo rientro a Brescia ha dovuto fare i conti con le voci insistenti che riguardano la panchina biancazzurra. L’ex cagliaritano ha un contratto sino a fine giugno e la prossima stagione rimane, almeno per il momento, una pagina tutta da scrivere. Molto, ovviamente, dipenderà dal destino del Brescia. In caso di retrocessione il presidente Massimo Cellino potrebbe essere invogliato a cambiare decisamente strada e a rilanciare la scommessa che lo scorso anno non è riuscita con David Suazo. Questa volta, dopo le voci che facevano riferimento al nuovo ciclo guidato da Aurelio Andreazzoli, capace di vincere già il torneo cadetto alla guida dell’Empoli, il prescelto per essere posto in rampa di lancio dall’ex patron di Cagliari e Leeds (che starebbe meditando seriamente di tornare in Inghilterra per risollevare le sorti del Charlton, terzultimo in serie B) sarebbe un altro ex difensore nato in Uruguay come l’ex juventino Pablo Montero. Anche lui, proprio come Diego Lopez, ha allenato in patria il Penarol ed ora ha iniziato la nuova avventura in Italia allenando la Sambenedettese in serie C. I rossoblù, inseriti nel girone dei bresciani della Feralpisalò, hanno messo in mostra un bel gioco, ma anche un rendimento troppo altalenante e non sono riusciti a mostrare la grinta e la determinazione che sono sempre stati il marchio di fabbrica del Montero giocatore.

Chiunque sarà il tecnico che guiderà il Brescia nella prossima stagione, senza dubbio non avrà a disposizione Sandro Tonali. Il gioiello del presidente Cellino è sempre più l’oggetto del desiderio dell’ennesimo duello infinito tra Inter e Juve. Le due rivali sembrano avere sopravanzato Barcellona, Paris Saint Germain e anche le altre pretendenti nazionali (Milan e Napoli in primis). Ogni giorno si sfidano alla ricerca del colpo che potrebbe rivelarsi decisivo. I bianconeri stanno facendo il tifo per l’arrivo in nerazzurro dell’ex Arturo Vidal, convinti che l’arrivo del cileno alla corte di Antonio Conte finirebbe per chiudere lo spazio previsto al momento per Tonali, mentre i nerazzurri sono sicuri di avere ormai conquistato l’assenso del giocatore e del suo entourage. In ogni caso per riuscire a soddisfare le pretese di Cellino sarà necessario un importante esborso economico che le due rivali stanno cercando rendere più “sopportabile” inserendo qualche giocatore nella trattativa con il Brescia. La società biancazzurra, infine, non è intervenuta nello scontro verbale che ha opposto Mario Balotelli e Giorgio Chiellini e che ha vissuto una nuova puntata grazie ai social e alla tv. L’attaccante bresciano ha annunciato di perdonare l’ex compagno: “Mi hai ferito, ma ti perdono e continuerò ad esserti amico. Questa volta il casino, però, non l’ho fatto io, ma è toccato a te”. Ha concluso la vicenda l’attaccante delle Rondinelle stimolato addirittura dal microfono delle “Iene”. L’auspicio è che questo sia stato davvero l’ultimo atto di una questione della quale si è parlato davvero troppo a lungo e della quale in molti non avrebbero certo sentito il bisogno…