Cellino, compleanno amaro. Il direttore Perinetti: "Il Brescia è una società sana"

Il sequestro dei beni dell'imprenditore sardo non rappresenta una minaccia per il futuro del club. Intanto si continua a lavorare sul mercato

Il presidente Massimo Cellino

Il presidente Massimo Cellino

Brescia, 28 luglio 2022 - Al Brescia si sta cercando di mantenere distanti e separate le vicende del campo e quelle che stanno colpendo a livello personale il presidente Massimo Cellino, costretto a fare i conti un maxi-sequestro di beni disposto dal Tribunale del Riesame. L’imprenditore, che proprio oggi, 28 luglio, compie 66 anni, continua a ribadire la sua totale innocenza ("Ho ricevuto numerosi attestati di stima. Mi fanno piacere, ma mi mettono anche in imbarazzo perché non sono un delinquente"), ma il provvedimento ha raggiunto anche i suoi beni in Sardegna e non sono pochi quelli che guardano con una certa apprensione a possibili conseguenze pure sul Brescia e sui suoi progetti futuri. Preoccupazioni che hanno portato a intervenire pure il direttore sportivo Giorgio Perinetti, che ha sottolineato: "Il presidente è coinvolto in questa vicenda in prima persona, ma non lo è il Brescia Fc. Siamo tutti vicini al presidente e speriamo che tutto si possa chiarire al più presto. Il Brescia è una società sana, un club che ha già preparato il presente e il suo futuro. Ci siamo incontrati, io e il presidente Cellino, per vedere dove si può intervenire per migliorare ulteriormente la squadra. Il presidente ha promesso che farà qualcosa per migliorare l’identità della squadra nei ruoli fondamentali. In questo momento ci manca soprattutto un difensore esterno, ma se il mercato ci offrirà l’occasione di trovare giocatori di qualità la sfrutteremo certamente".

In questo senso, con Huard che ha iniziato la stagione fermandosi subito per problemi fisici e Karacic che parteciperà ai Mondiali e sarà quindi assente per lungo tempo, l’inserimento di forze fresche sulle corsie esterne (sia a destra che a sinistra) diventa una priorità. Per completare poi una rosa di valore in grado di lottare a testa alta con le prime farebbe certamente comodo l’arrivo di un elemento sulla trequarti. Al momento il nome più ricorrente rimane quello di Aramu, ma il fantasista del Venezia gode di diversi estimatori e rappresenta un affare assai costoso. Un acquisto che potrebbe venire sovvenzionato dalla partenza di Cistana, sempre seguito con interesse dalla Fiorentina (per non parlare della Sampdoria), ma l’intenzione della società biancazzurra è quella di non privarsi (a meno di proposte indecenti) di uno dei suoi leader. Le Rondinelle, in effetti, stanno acquisendo il credo calcistico di Clotet (come conferma, per esempio, la verve ritrovata di Ayé e Ndoj) e pensano solo a come migliorare un "giocattolo" che potrebbe regalare belle soddisfazioni ai tifosi bresciani.