Brescia, Cellino archivia il campionato. Ma è scontro con Lotito

Botta e risposta fra i due presidenti sull'esito della stagione funestata dal Covid-19

Massimo Cellino, presidente del Brescia

Massimo Cellino, presidente del Brescia

Brescia, 24 marzo 2020 - Anche in questi giorni nel quale l’emergenza rende difficile parlare di calcio il Brescia è sempre ricco di spunti. I social riportano i messaggi delle Rondinelle che si allenano seguendo il programma dei preparatori dalla propria abitazione ed invitano le persone a rimanere a casa (#iorestoacasa). Non manca chi, come Daniele Dessena, racconta la mancanza dei famigliari e la convinzione che sul campo, qualora si possa tornare a giocare, il Brescia potrà invertire la rotta di questa difficilissima stagione.

Proprio per avvicinarsi alla propria famiglia nei giorni scorsi Gastaldello (Siena), Sabelli (Bari) e Romulo (Brasile) hanno lasciato Brescia e sono tornati nella città di residenza. L’idea è quella di rientrare non appena l’attività dovesse riprendere anche se una simile opzione, legata purtroppo agli sviluppi della grave epidemia, costituisce in ogni caso un problema non indifferente per Romulo, che, rientrando dall'estero, dovrebbe osservare un periodo di quindici giorni di isolamento. Osservazioni che sono state comunque allontanate senza vie d’uscita dal presidente Massimo Cellino, che ha ribadito la sua convinzione che la stagione sia ormai finita: “In questo momento non si può nemmeno pensare di riuscire a far ripartire la stagione. Stiamo combattendo una guerra e non è più possibile pensare a far ripartire il campionato. Dico questo non certo perché il Brescia è ultimo. Ce lo siamo meritati, abbiamo fatto i nostri sbagli, io per primo, ma in questo momento quello che conta più di tutto è la salute. Il campionato è finito e se Lotito, che è convinto di avere una squadra fortissima, vuole lo scudetto, diamoglielo”.

Le riflessioni del massimo dirigente bresciano, alle quali non si è fatta attendere la piccata risposta del presidente della Lazio chiamato direttamente in causa, sono poi sfociate in una nota dedicata alla gente bresciana “che sta vivendo un momento difficilissimo e lo sta facendo con grande determinazione”. La stessa con la quale la Juventus continua ad inseguire Sandro Tonali, sempre più obiettivo dichiarato di mercato dei bianconeri. Il gioiello del Brescia è al centro di un vero e proprio intreccio internazionale, ma Paratici conta di fargli seguire le orme di un altro campione lanciato dalle Rondinelle come Andrea Pirlo. In lizza per assicurarsi il regista classe 2000 rimangono diverse società (compresa l’Inter), ma la Juve sembra godere di un vantaggio considerevole ed in questo senso si può spiegare l’interessamento verso Locatelli del Sassuolo, emerso nelle ultime ore e da intendersi più come un avvertimento a Cellino che come la ricerca di una possibile alternativa a Tonali che rimane “pedina” fondamentale sulla quale costruire il futuro di un Brescia che vuole essere competitivo e non ripetere gli errori che quest’anno lo hanno relegato all’ultimo posto di una serie A il cui futuro, a questo punto, è tutto da scrivere.