Serie B, il Brescia alle prese col nodo Caracciolo

L'Airone vorrebbe ancora calcare il terreno di gioco mentre la società ha in mente un ruolo da dirigente

Andrea Caracciolo

Andrea Caracciolo

Brescia, 5 giugno 2018 - Il presidente Massimo Cellino e il dg Francesco Marroccu hanno cominciato a lavorare fianco a fianco per definire i programmi del "Brescia che verrà". Il massimo dirigente biancazzurro fin dal suo rientro in Italia si è gettato a capofitto nei contatti necessari per definire le questione principale che riguardano le Rondinelle in vista della nuova stagione.

In questo senso in prima posizione si pone David Suazo, sempre più vicino alla panchina bresciana. L'ufficializzazione non è ancora stata data, ma per lui e il suo staff (il secondo sarà Cesare Beggi, che ha traghettato la Feralpi Salò da Michele Serena e Domenico Toscano, oltre ad essere stato il responsabile tecnico del settore giovanile gardesano) l'inizio della nuova avventura è sempre più vicino e potrebbe già essere reso noto entro la fine della settimana. E' vicina, ma non ufficiale anche la soluzione della questione-Caracciolo. L'Airone ha già fatto sapere, dopo le attestazioni di affetto ricevute dai tifosi, che rimarrà in ogni caso a Brescia, ma la società sembra vederlo più come dirigente che come "capitano part time" di una squadra che vuole tornare in alto. Forse è anche per questo che i primi "abboccamenti" biancazzurri riguardano soprattutto attaccanti, anche se le indicazioni che emergono si spingono in due direzioni abbastanza diverse. Da una parte, infatti, c'è l'interesse verso punte di sicuro affidamento ed esperienza come Vantaggiato, Sau e La Mantia, mentre dall'altra cominciano a guadagnare posizioni due profili sostanzialmente nuovi per il campionato cadetto come Luca Miracoli, che ha appena finito i playoff di serie C con la Sambenedettese, ma anche ex Feralpi Salò come Simone Guerra, che è balzato al centro dell'attenzione generale a suon di gol.

Rimane aperta anche la pista che torna ad un possibile ritorno di Morosini, anche se, a dire il vero, il poco fortunato prestito di Embalo ha un po' raffreddato la soluzione dei "ritorni". In ogni caso nei prossimi giorni i dirigenti bresciani incontreranno quelli del Genoa per parlare dell'ex pupillo biancazzurro che potrebbe decidere di tornare nella città della Leonessa per completare quel salto di qualità che dopo la sua partenza non è più riuscito a compiere.