Serie A, il Brescia prolunga la sosta e pensa già al mercato

Niente allenamenti per le Rondinelle fino al 28 marzo, intanto il presidente Cellino è pronto a gestire al meglio le trattative

Massimo Cellino

Massimo Cellino

Brescia, 15 marzo 2020 - Il Brescia continua a confrontarsi con la pesante emergenza sanitaria di questi giorni. La società biancazzurra ha comunicato la decisione di prolungare la sospensione degli allenamenti fino a sabato 28 marzo per una scelta che era nell’aria e che rimane comunque legata a quelli che nei prossimi giorni saranno gli sviluppi della situazione.

Il presidente Massimo Cellino, intanto, si è reso protagonista di una bella iniziativa e nei prossimi giorni verranno consegnati cinquanta respiratori all’Ospedale Santissima Trinità di Cagliari. Il patron biancazzurro non si è mosso soltanto sul fronte della solidarietà, ma ha ribadito la necessità che il Governo aiuti in modo concreto le società calcistiche: “Il calcio – ha sostenuto nel suo grido d’allarme lo stesso Cellino – rappresenta la terza azienda dell’Italia. Se il nostro sistema fallisse, lo Stato perderebbe 150 milioni. E’ necessario che lo Stato venga incontro alle società, praticando lo sconto dei contributi dovuti in base agli stipendi dei giocatori in una fase delicata come questa. Serve un gesto concreto per aiutare le società costrette a fare i conti con i gravi problemi sollevati dall’attuale emergenza”.

In attesa di vedere come evolverà la situazione (e soprattutto se si riuscirà a sconfiggere l’emergenza in tempi brevi), il nodo fondamentale riguarda le sorti del campionato. Sono diversi in questo senso i tasselli da assemblare, visto che la necessità di chiudere la stagione in corso non deve scontrarsi con quella di far partite nei tempi giusta quella successiva. Il primo dubbio che si spera di poter risolvere è legato alla possibilità per le squadra di poter riprendere gli allenamenti. Una soluzione che, a dire il vero, complici i casi positivi riscontrati in diverse formazioni, non pare proprio dietro l’angolo. Subito dopo bisognerà decidere quando far ripartire il campionato (a porte chiuse almeno inizialmente) e definire i tempi entro i quali concluderlo.

Sembra farsi avanti a tal proposito, visto che mancano ancora dodici giornate al termine, l’ipotesi di bloccare le retrocessioni (soluzione che interesserebbe molto da vicino proprio il Brescia) e preparare la strada per un torneo a ventidue squadre con l’ingresso delle prime due di serie B. Un’opzione che potrebbe concentrare l’attenzione generale verso il torneo 2020/2021 dove il Brescia potrebbe giocare carte del tutto nuove per cancellare il triste cammino di questi mesi e dimostrare di meritare un posto nella massima divisione. In questo senso il presidente Cellino è già pronto a giocare una partita fondamentale con la cessione del cartellino di Tonali (senza dimenticare le possibili trattative legate al giovane difensore Andrea Cistana). Per il gioiello biancazzurro è già pronta a scatenarsi un’asta che dovrebbe avere come punto di partenza una cifra tra i 50 e i 60 milioni. La partecipazione di diverse società internazionali, pronte a far concorrenza alla Juve, potrebbe far lievitare il costo dell’operazione, mettendo a disposizione del presidente Cellino una somma cospicua con la quale costruire, ex novo, un Brescia competitivo per la prossima stagione. Ma prima di tutto questo è necessario sconfiggere l’emergenza…