Serie B, i (tanti) nodi del Brescia: mercato, centro sportivo e vivaio

Si punta a un organico che sia in grado di riportare in modo stabile le Rondinelle nella zona nobile del Campionato cadetto

Il Brescia è chiamato ad allestire un gruppo che possa tornare a volare in alto

Il Brescia è chiamato ad allestire un gruppo che possa tornare a volare in alto

Brescia, 26 maggio 2018 - L'agenda di lavoro del Brescia per i prossimi giorni è ben definitiva e "nutrita". In estrema sintesi i punti salienti riguardano la costruzione della squadra che il prossimo anno dovrà portarsi in pianta stabile nella zona alta della classifica (individuando al tempo stesso una guida tecnica adeguata), il perfezionamento del progetto destinato a fornire alla società biancazzurra un nuovo centro di allenamento (un quartier generale efficiente ed accogliente) e una sostanziale ristrutturazione del settore giovanile. Per quel che riguarda gli ultimi due aspetti, prosegue da una parte il cammino del disegno a fare di Torbole la nuova casa delle Rondinelle, mentre per quel che concerne la seconda questione sta per entrare nel vivo del suo piano di lavoro il nuovo responsabile del vivaio bresciano, Christian Botturi, che è deciso a valorizzare al massimo quello che da sempre è un biglietto da visita di particolare prestigio per il Brescia Calcio, fucina di tanti campioni.

Il "capitolo" legato al mercato è comunque quello che richiama maggiore interesse. Il presidente Cellino ha ribadito a più riprese di non voler commettere errori, anche perché le ultime sessioni di calciomercato, nonostante un andirivieni e a dir poco sostanzioso, non hanno portato grandissimi frutti al Brescia. Ripercorrendo gli inserimenti della passata stagione, solo Gastaldello, Furlan e Spalek hanno pienamente convinto, mentre tutti gli altri sono incappati in qualche altalena di troppo nel rendimento (senza dimenticare le "scommesse" che non hanno nemmeno visto il campo, Konstantinidis, oppure lo hanno visto per pochi, infelici spezzoni, Rinaldi). Una situazione che non si dovrà ripetere in vista della prossima stagione, quando la coppia Cellino-Marroccu intende comporre un Brescia in grado di mettersi alle spalle le palpitazioni di queste ultime stagioni e veleggiare con sicurezza nella zona nobile del Campionato cadetto. Un intento che dovrà ricevere un contributo prezioso dall'allenatore, una figura che in questo momento i vertici biancazzurri non hanno ancora ben delineato, ma che dovrà avere il carisma giusto per mettersi alla guida con autorità di una compagine che deve ritrovare quello spirito vincente che manca ormai da troppo tempo.