Volata promozione: Brescia e Cremonese ci sono

Le due squadre sono uscite dal mercato con rose importanti e competitive in tutti i reparti

Pippo Inzaghi

Pippo Inzaghi

Sono in molti ad indicare Brescia e Cremonese (ricordate in ordine alfabetico) tra le principali candidate a lottare per la promozione in serie A. In effetti la conclusione del mercato ha “scattato” una fotografia per molti versi simile in casa biancazzurra e grigiorossa. A prezzo di sforzi non indifferenti, le due società hanno allestito organici importanti, ricchi di alternative e competitivi in tutti i reparti. Un’abbondanza che, però, potrebbe diventare il primo “ostacolo” da superare per Pippo Inzaghi e Fabio Pecchia.

Non sarà semplice, infatti, lavorare con la necessaria tranquillità per i due tecnici, che dovranno misurare i rispettivi programmi su una rosa di una trentina di giocatori. Ancora più difficile sarà coinvolgere tutti nel cammino ed evitare che da una sana competizione si passi a malumori e fratture all’interno di uno spogliatoio tanto “affollato”. Gli addetti ai lavori hanno poi individuato un possibile elemento di preoccupazione per la compagine bresciana e per quella cremonese. Per quest’ultima, nonostante i molteplici arrivi dal mercato, si sottolinea che l’inserimento di Di Carmine potrebbe non bastare per trasmettere il feeling tanto desiderato e ricercato all’attacco grigiorosso che si sta rivelando assai sterile ormai da diverse stagioni a questa parte.

Al di là dell’attesa per il responso sull’infortunio patito a Monza da Strizzolo, in molti si attendevano l’approdo a Cremona di un bomber in grado di arrivare senza problemi alla doppia cifra, pronto a supportare e a trascinare Ciofani che, anche se dimostra di avere ritrovato un buon rapporto con il gol, deve fare i conti con una carta d’identità che parla chiaro (ha compiuto 36 anni a luglio). Un identikit che diversi critici non fanno corrispondere a Di Carmine, reduce dalla parentesi senza reti a Crotone e che nel triennio 2018/2021 all’Hellas Verona ha siglato un totale di 16 gol in 55 presenze. Un bottino sicuramente inferiore al biennio 2016/2018, quando è riuscito a mettersi in luce con la maglia del Perugia, firmando 38 marcature in 70 partite.

I tifosi grigiorossi, in effetti, contano di rivedere all’opera il Di Carmine che si è fatto ben valere in terra umbra. Se i timori in casa della Cremonese riguardano qualche “particolare” del progetto tecnico, sono in molti a ritenere che le preoccupazioni principali a Brescia possano riguardare aspetti che esulano dal campo. In queste prime due giornate, infatti, le Rondinelle sono partite a spron battuto. Due vittorie, tanti gol e, soprattutto, la capacità di rigenerare quell’entusiasmo che ha coinvolto non solo tutto l’ambiente ma anche il presidente Massimo Cellino. E proprio in questa direzione si spingono alcune “ansie” dei sostenitori biancazzurri. Il numero uno bresciano, che ha appena portato a termine una campagna acquisti dispendiosa, avrà la capacità di pazientare nel caso le cose non dovessero proseguire nel verso desiderato oppure qualora il “bolide” affidato a Pippo Inzaghi dovesse rallentare? Se gli equilibri rimarranno quelli di queste ore, certamente chi vorrà salire in serie A dovrà fare i conti sino alla fine con il Brescia.