Brescia-Vojvodina, spunta bandiera dell'Albania: ultras serbi invadono il campo

Disordini dentro e fuori dal campo di Orzinuovi, amichevole sospesa

Mario Balotelli a colloquio con alcuni tifosi del Vojvodina che hanno invaso il campo

Mario Balotelli a colloquio con alcuni tifosi del Vojvodina che hanno invaso il campo

Brescia, 12 ottobre 2019 - Il test con il Vojvodina ha mostrato davvero di tutto al Brescia in un pomeriggio nel quale il calcio è passato in secondo piano. Alla fine l’amichevole è stata definitivamente sospesa al 7’ del secondo tempo con le Rondinelle in vantaggio per 2-1. In quel momento infatti l’atmosfera al Comunale di Orzinuovi si è fatta davvero “delicata” con ultras serbi a invadere il campo e alcuni gruppi di pseudo tifosi a sventolare bandiere dell’Albania e a inneggiare al Kosovo.

Una situazione che si è fatta sempre più “calda”, sia all’interno che all’esterno del terreno di gioco, tanto da indurre in via precauzionale alla sospensione definitiva della partita che già nel primo tempo era stata fermata per una decina di minuti in seguito all’espulsione dell’allenatore della squadra di Novi Sad, Lalatovic, che aveva portato con sé negli spogliatoi la propria squadra. Solo l’intervento del presidente del Vojvodina è poi riuscito a riportare la situazione in uno stato di un’apparente normalità, tanto da consentire la ripresa del gioco e l’inizio del secondo tempo, prima che nuovi disordini ponessero definitivamente la parola fine ad un pomeriggio che ha “regalato” poco calcio e tanta follia.

Per quel che riguarda l’allenamento che la squadra di Eugenio Corini ha cercato di effettuare, il tecnico biancazzurro, assenti i nazionali e gli infortunati di lungo corso, si è presentato con una formazione molto vicina a quella titolare, con Sabelli, Cistana, Gastaldello e Mateju davanti ad Alfonso, Romulo, Bisoli e Dessena a comporre il terzetto di centrocampo, mentre Tremolada è partito dal 1’ nel ruolo di trequartista alle spalle degli attaccanti Matri (schierato inizialmente al posto di Balotelli) e Donnarumma. Proprio quest’ultimo ha sbloccato il risultato dopo soli 7’ di gioco trasformando in modo impeccabile un rigore per un fallo da lui steso subito. Dopo 6’ il raddoppio è stato firmato da Bisoli, che ha ribadito in rete uno spunto di Matri. Al 27’ l’espulsione del tecnico serbo Lalatovic ha fatto accendere le polveri di un pomeriggio che, nemmeno dopo il ritorno in campo del Vojvodina e la rete di Duricin per quello che poi diventerà il 2-1 definitivo, è più tornato nei ranghi della normalità. Un pomeriggio da dimenticare in fretta, riportando giustamente al centro dell’attenzione il lavoro di un Brescia che è fermamente deciso a conservare il posto appena riconquistato in serie A.