Brescia, traballa la panchina di Dionigi: Cellino pensa a un nuovo cambio di allenatore

La quarta sconfitta consecutiva ha reso quanto mai difficile la posizione del tecnico sulla panchina del Brescia

Davide Dionigi

Davide Dionigi

Brescia, 31 gennaio 2021 - La quarta sconfitta consecutiva ha ridotto a tre i punti di vantaggio del Brescia sulla zona play out. Le Rondinelle sono vittime di una involuzione che sta delineando scenari assai preoccupanti per il futuro e la panchina di Davide Dionigi, nonostante il recentissimo prolungamento fino al giugno 2022, è più in bilico che mai. Dopo il ko patito in casa dell’Ascoli fanalino di coda, il presidente Massimo Cellino ha iniziato una non facile riflessione. Conoscendo l’inclinazione del massimo dirigente biancazzurro, pur in attesa di comunicazioni ufficiali, diversi nomi sono stati accostati alla panchina, sempre caldissima del Brescia. Tre sono le piste che sembrano percorribili in questo momento, affidare la conduzione tecnica della squadra ad un allenatore esperto (ed in questo senso i possibili candidati vanno dal ritorno di Cosmi ad Andreazzoli sino all’ipotesi Zenga), puntare su una soluzione “fatta in casa” come quella di Daniele Gastaldello (che però avrebbe bisogno di una sorta di tutor perché non ancora in possesso del necessario patentino ed in questo caso si prospetterebbe un ritorno del fedelissimo Ivo Pulga) oppure cercare di far proseguire l’avventura di Dionigi, che era partita a spron battuto, ma che nell’ultimo periodo è entrata nel buio tunnel di una crisi che pare di difficile soluzione.

Contro l’attuale tecnico biancazzurro, nonostante il recente prolungamento che a molti è parso soprattutto una mossa per allontanare le polemiche intorno alla sempre traballante panchina bresciana, c’è anche un altro aspetto da non trascurare. In effetti l’ex attaccante continua ad insistere su una difesa a tre che non sta producendo risultati e che non pare gradita allo stesso Cellino. Con l’inizio del mercato invernale, inoltre, mister Dionigi ha dovuto salutare suo malgrado due pedine di rilievo come Torregrossa e Sabelli, due cardini della squadra che non sono stati ancora adeguatamente sostituiti. Proprio in questo senso, oltre alle riflessioni sul destino dell’allenatore, assumono grande importanza le ultime ore del mercato che chiuderà domani. Diversi nomi sono stati accostati al Brescia (da Ciurria a Pajac, da Nestorowski a Cavion, passando attraverso i vari Radrezza, Aramu e Dezi), ma per il momento è arrivato in biancazzurro solo l’esterno destro Karacic. Una situazione da definire in fretta per costruire la risalita del Brescia, qualunque potrà essere la decisione finale sulle sorti della panchina che ha già visto il passaggio di testimone di ben tre allenatori (Del Neri, Diego Lopez e Dionigi) e che adesso deve decidere se continuare ad ispirarsi alla lettera “D” (Daniele Gastaldello?) oppure intraprendere strade nuove…