Brescia, che beffa: la vittoria sfuma all'ultimo istante

Non basta alle Rondinelle passare due volte in vantaggio per costringere alla resa la Reggiana

Non è bastata la rete di Ayé

Non è bastata la rete di Ayé

Brescia - Il Brescia si vede raggiungere all’ultimo istante di recupero dalla pericolante Reggiana ed è così costretto a rimandare l’aggancio alla zona play off a lungo sognato durante l’intensa sfida giocata al “Mapei Stadium”. Il 2-2 finale, in effetti, se da un lato consente alle due squadre di compiere un passo in avanti, dall’altro non appaga la voglia di correre verso gli spareggi-promozione dei biancazzurri ed imprigiona sempre più nelle sabbie mobili la matricola di Alvini. Gli emiliani, consapevoli di dover vincere per cercare di tenere a distanza la zona retrocessione e sperare, magari, di abbandonare i play out, partono con grande decisione. Le Rondinelle, comunque, sono altrettanto motivate e puntano a costruire una nuova vittoria che avvicinerebbe in modo significativo i play off. I primi spunti sono di marca granata. Kargbo prima e Zamparo poi chiamano al lavoro la retroguardia biancazzurra che non si lascia sorprendere.

La formazione di Clotet, schierata con l’ormai consueto 4-3-2-1, ma con qualche interprete diverso dal 1’, non riesce a costruire gioco con la brillantezza messa in mostra nelle ultime uscite. Le due difese sono molto attente e chiudono con ordine tutti gli spazi. Per assistere alla prima, vera palla-gol bisogna così attendere fino al 24’, quando la Reggiana cerca di rendersi minacciosa con una veloce ripartenza. Kirwan lancia Kargbo, che tenta la conclusione di prima intenzione. La sfera non è però indirizzata verso lo specchio della porta e si trasforma in un invitante servizio per Zamparo che si lancia in scivolata, ma giunge con un attimo di ritardo all’appuntamento con il pallone. L’equilibrio della gara viene infranto alla mezzora da Ayé, che riceve da Ragusa e trafigge Venturi con una precisa conclusione.

La formazione di Alvini reagisce subito e al 33’ Cistana e Joronen devono rifugiarsi in angolo per opporsi in modo efficace ad un guizzo di Zamparo. Complici i risultati che giungono dagli altri campi, la Reggiana, scivolata al momento in piena zona retrocessione, fa appello a tutte le sue energie per raddrizzare la situazione. Prima dell’intervallo è ancora l’attivo Kargbo ad andare pericolosamente al tiro in due circostanze, ma la rete difesa da Joronen rimane inviolata. La ripresa, però, si apre con il pareggio dei granata. Al 1’ il solito Kargbo si rende subito minaccioso di testa. Joronen è bravo a respingere, ma la sfera arriva dove Zamparo deposita in rete l’1-1. Ristabilita la parità, le due contendenti, che non vogliono rimanere a mani vuote, rallentano il ritmo e per alcuni minuti non riescono a costruire occasioni da rete. Al 10’ una sventola di Radrezza termina alta non di molto, mentre 60” più tardi, sul fronte opposto, una punizione mette in difficoltà la retroguardia locale, con Rossi che costringe il suo portiere ad un difficile intervento per evitare un beffardo autogol.

Dopo un colpo di testa di Ragusa rimasto senza esito, le due squadre, nonostante la consueta girandola delle sostituzioni, non sembrano in grado di offrire l’accelerazione vincente. Al 29’, però, Mazzocchi sfrutta un errore della difesa delle Rondinelle e va in gol, ma la sua gioia è di brevissima durata visto che l’arbitro annulla senza esitare per una posizione di fuorigioco dello stesso giocatore. La delusione degli emiliani aumenta ulteriormente al 32’, quando ancora Mazzocchi si libera al tiro davanti a Joronen, ma perde l’attimo decisivo per concludere a rete. Un’opportunità sciupata che viene pagata a carissimo prezzo dai padroni di casa che al 34’ si vedono trafiggere dal tocco risolutore di Mateju su assist di Martella. Il nuovo svantaggio rende critica la posizione della Reggiana che si ritrova in zona retrocessione diretta. Con la forza della disperazione gli emiliani gettano in campo tutte le energie residue per non rimanere a mani vuote, ma il Brescia gestisce l’esiguo vantaggio con il giusto mix di esperienza e determinazione. Dopo un botta e risposta di Varone e Bisoli rimasto senza esito, l’incontro si decide proprio in coda al recupero. L’arbitro assegna dapprima 5’ e poi ne aggiunge un altro per la perdita di tempo di Joronen (che viene anche ammonito) e proprio a pochi secondi dal triplice fischio del direttore di gara Varone trasforma un cross di Kargbo nella rete dell’incredibile 2-2 finale, un pareggio che, a dire il vero, gratifica poco gli obiettivi di entrambe le contendenti. Reggiana-Brescia 2-2 (0-1) Reggiana (3-4-1-2): Venturi 6,5; Ajeti 6 (41’ st Ardemagni sv), Rozzio 6, Yao 6; Libutti 6, Del Pinto 6 (35’ st Laribi sv), Rossi 6 (22’ st Varone 6,5), Kirwan 6,5 (35’ st Lunetta sv); Radrezza 6; Kargbo 7, Zamparo 6,5 (22’ st Mazzocchi 6). A disposizione: Cerofolini, Costa; Zampano; Espeche; Pezzella; Muratore; Cambiaghi. All: Massimiliano Alvini 6.

Brescia (4-3-2-1): Joronen 6,5; Mateju 6,5, Cistana 6 (17’ st Papetti 6), Mangraviti 6, Martella 6,5; Bjarnason 6,5 (17’ st Van De Looi 6), Labojko 6, Ndoj 6 (1’ st Bisoli 6,5); Ragusa 6 (24’ st Pajac 6), Spalek 6 (1’ st Jagiello 6); Ayé 6,5. A disposizione: Kotnik; Chancellor; Karacic; Semprini; Fridjonsson. All: Josep Clotet 7.

Arbitro: Rapuano di Rimini 6.

Reti: 30’ pt Ayé; 1’ st Zamparo; 34’ st Mateju; 51’ st Varone.

Note: ammoniti: Bjarnason; Mateju; Ajeti; Varone; Joronen – angoli: 7-6 – recupero: 2’ e 5’+1’ – la gara si è giocata a porte chiuse.