Il Brescia deve sfruttare l'effetto di Super Pippo

L'arrivo di Inzaghi sulla panchina delle Rondinelle ha riportato entusiasmo e convinzione

Pippo Inzaghi al Brescia

Pippo Inzaghi al Brescia

La nuova stagione del Brescia inizierà ufficialmente mercoledì 7 luglio con il raduno e la partenza per il ritiro che è stato fissato, come due anni fa, a Darfo. Da adesso sino a quella data la parola sarà affidata al mercato e alle operazioni che dovranno completare la rosa che sarà guidata da Pippo Inzaghi. Proprio l’arrivo dell’ex allenatore del Benevento è l’elemento che ha cambiato le carte in tavola in casa biancazzurra. Quella sorta di mix tra delusione e rassegnazione che sembrava accompagnare le operazioni del presidente Massimo Cellino è sparito come per incanto ed ha lasciato posto ad un entusiasmo tutto nuovo, tanto che sono in molti ad attendere le Rondinelle tra le protagoniste della lotta per salire in serie A. Nonostante i primi passi della nuova coppia Cellino-Inzaghi siano stati improntati sulla prudenza (“Pensiamo innanzitutto a garantirci la salvezza e poi si vedrà quello che si riesce a fare”), proprio sul tecnico piacentino si poggiano gran parte delle speranze della tifoseria bresciana, che ricorda che l’ex bomber quando si è trovato a lavorare in serie B ha sempre fatto bene.

I più cauti si interrogano sulla possibile durata del feeling con un presidente che certo non vanta rapporti solidissimi con i suoi allenatori come Cellino, ma, nello stesso tempo, il calcio offensivo e propositivo che ama praticare lo stesso Inzaghi sembra avere già conquistati molti seguaci in terra bresciana tanto che, a questo punto, si guarda con particolare interesse al mercato in pieno svolgimento con la speranza che possa mettere a disposizione di mister Inzaghi le qualità per praticare l’amato 4-3-3. Due, a tal proposito, sono le premesse che possono indirizzare in modo importante le strategie di mercato biancazzurre. In primo piano c’è la conclusione della trattativa per il passaggio di Tonali al Milan. I rossoneri, vista la stagione tra ombre e luci vissuta dal giovane regista, hanno chiesto uno sconto di 10 milioni sul prezzo pattuito la scorsa estate. Il presidente Cellino potrebbe così spuntare fino ad un massimo di 15 milioni (ai quali si aggiungeranno i 6 milioni della Sampdoria per il riscatto di Torregrossa), ma a Brescia potrebbero giungere anche alcune contropartite tecniche in grado di accontentare il massimo dirigente delle Rondinelle. Tra queste ben difficilmente saranno compresi Pobega e Brescianini (approdato al Monza), che godono di molti estimatori, ma è ormai fatta per Giacomo Olzer, talento della Primavera del Milan, che potrebbe venire seguito dall’attaccante Lorenzo Colombo, che ha giocato la seconda parte della stagione con la Cremonese.

I profili che in questo momento i dirigenti bresciani stanno seguendo con maggiore interesse sono Stulac (26 anni) dell’Empoli, Viola (31) del Benevento e Falzerano (30) del Perugia per il centrocampo, Dani Mota (23) del Monza, Roberto Insigne (27) del Benevento e Patrick Ciurria del Pordenone per gli esterni offensivi, mentre Letizia e Caldirola (ex Rondinella) del Benevento potrebbero offrire nuove risorse in difesa. L’altro grande capitolo riguarda i giocatori attualmente in rosa. Al momento, oltre che per il sempre desiderato Cistana, che dovrebbe però diventare il nuovo capitano, dovrebbero essere giunte offerte per Bisoli e Joronen (in caso di partenza del portiere finlandese il Brescia è pronto a puntare sull’ex Benevento, Montipò o su De Lucia della Feralpisalò). Sono comunque diversi i giocatori con la valigia in mano (Skrabb, Zmrhal, Fridjonsson, ma anche Chancellor, Ndoj e Spalek, senza dimenticare il futuro di Donnarumma). Il presidente Cellino si è detto deciso a trattenere tutti i più forti. Sarà questo il primo passo per consentire a Pippo Inzaghi di diventare “Super” anche su una panchina sempre calda come quella del Brescia?