Brescia Calcio, giorni decisivi per le strategie della nuova stagione

Mentre la firma di Tonali con il Milan è slittata alla settimana prossima, il presidente Cellino avrebbe presentato a Balotelli una proposta per raggiungere un accordo

Il presidente del Brescia Massimo Cellino e Mario Balotelli (Ansa)

Il presidente del Brescia Massimo Cellino e Mario Balotelli (Ansa)

Brescia, 2 settembre 2020 - L’analisi della situazione attuale in casa del Brescia non può che partire da una premessa dedicata a due giocatori che certamente nella stagione che sta ripartendo non indosseranno più la maglia biancazzurra. In effetti assume contorni sempre più definiti il futuro di Sandro Tonali. Il regista classe 2000, che sta ultimando l’isolamento fiduciario iniziato dopo essere venuto in contatto con persone positive nel corso delle vacanze, finirà al Milan. L’annuncio ufficiale, a questo punto, è slittato alla settimana prossima. Prima il neo rossonero dovrà sostenere (e superare) le visite mediche e subito dopo scoccherà la fatidica ora della firma del contratto che lo legherà per i prossimi cinque anni al Milan per uno stipendio che oscilla tra i 2,2 e i 2,5 milioni annui (più bonus).

Se il talento lanciato dal fertilissimo vivaio bresciano è pronto ad congedo in tutta armonia (il suo passaggio in rossonero avverrà con la formula del prestito e il conseguente rinnovo dell’attuale rapporto con la società del presidente Cellino, che dovrebbe ricevere 10 milioni di euro per il primo anno e poi una cifra che si avvicina ai 28 milioni), ben diversa è la situazione che caratterizza l’addio a Mario Balotelli. Dopo aver fallito la scommessa lanciata la scorsa estate, le due parti hanno lasciato la parola agli avvocati, ma il presidente Cellino ha avanzato una proposta all’ex attaccante della nazionale per cercare di far rientrare le polemica.

Il massimo dirigente bresciano si è impegnato a pagare tutti gli stipendi della stagione appena conclusa salvo i mesi di marzo e aprile nei quali non si è giocato per la pandemia. Tornando a guardare verso il futuro del Brescia, che si sta allenando al Centro Sportivo di Torbole, il nodo saliente rimane il mercato. Giocatori come Donnarumma, Joronen, Chancellor, Torregrossa e Cistana, ma anche Sabelli e Ndoj, rimangono nel mirino di diverse pretendenti e una loro eventuale partenza obbligherebbe il neo mister Del Neri a “ricostruire” la formazione biancazzurra. Una squadra che, oltretutto, dopo i deludenti risultati che hanno condotto alla retrocessione, necessita di precisi interventi. Se il danese Christensen può contendere a Viviani il ruolo di erede di Tonali, il Brescia per avere le carte in regola per lottare per un immediato ritorno in serie A non può prescindere dall’arrivo di un terzino sinistro, di un difensore centrale, di un altro elemento a centrocampo e di un’altra punta. Al mercato il doppio compito di evitare “dolorose partenze” e completare le “tessere” che mancano per un mosaico vincente.