Brescia calcio, cambia il direttore sportivo: Marroccu lascia le Rondinelle

Probabile una soluzione interna

La società biancazzurra è al lavoro per preparare una squadra competitiva per la serie A

La società biancazzurra è al lavoro per preparare una squadra competitiva per la serie A

Brescia, 13 maggio 2019 - Il Brescia, che dopo un meritato riposo sarà impegnato nelle ultime sedute di allenamento stagionali prima del “rompete le righe”, è già proteso verso il futuro e, in particolare, verso gli intensi preparativi necessari per farsi trovare pronto alla sfida con la serie A.

Una sfida che non coinvolgerà Francesco Marroccu, dirigente che ha lavorato diversi anni a più riprese con Massimo Cellino e che ha vissuto questo campionato come direttore sportivo e direttore generale. Il suo ciclo in biancazzurro si è concluso e lo stesso Marroccu ha salutato i giocatori al termine della gara persa con il Benevento. Salvo ulteriori sorprese, il suo ruolo verrà affidato ad una soluzione interna, visto che dovrebbe venire promosso ds Stefano Cordone, già dirigente biancazzurro nell’era del presidente Corioni e collaboratore dell’allora direttore sportivo Andrea Iaconi. Sempre in chiave futura, al “timone” delle Rondinelle dovrebbe rimanere Eugenio Corini. L’allenatore di Bagnolo Mella è stato profeta in patria in grande stile, ha vinto il campionato ed ha trasmesso uno spirito vincente ad un gruppo che si è compattato in modo deciso.

Lui stesso ha ribadito che è stato costruito qualcosa di importante che, però, adesso dev’essere consolidato. In questa direzione nei prossimi giorni mister Corini e il presidente Cellino si incontreranno per definire i dettagli per far proseguire il loro connubio. Il tecnico ed il suo staff, che vincendo la serie B in bello stile sono balzati al centro dell’attenzione generale e potrebbero ricevere nuove offerte, pare orientato a proseguire il lavoro intrapreso, ma richiede precise garanzie e una situazione molto chiara. E’ necessario allestire un gruppo che possa essere competitivo anche in serie A, un torneo che è profondamente diverso da quello cadetto.

In questa direzione, oltre a seguire con attenzione costante gli sviluppi della questione legata alla realizzazione del nuovo stadio (il vetusto “Rigamonti” pare inadatto a sostenere il volo delle Rondinelle in serie A), sarà necessario vedere le strategie che il Brescia vorrà porre in atto in un mercato che è entrato subito nel vivo. La formazione biancazzurra non ha vinto “solo” il campionato, ma ha messo pure in evidenza giocatori che potrebbero ritagliarsi un posto pure nella massima divisione (non a caso nel Top 11 sono stati inseriti ben sei bresciani: Donnarumma, Torregrossa, Tonali, Bisoli, Sabelli e Romagnoli).

In ogni caso presentarsi ai nastri di partenza con buone possibilità di farsi valere nella lotta per la salvezza implica la necessità di operare alcuni inserimenti mirati. Si parla a tal proposito di almeno un paio di pedini per la difesa e un giocatore per centrocampo e attacco. Innesti che dovranno essere messi a confronto con la gestione dei “gioielli” di famiglia, da Tonali a Cistana, sino a Bisoli. Per quel che riguarda il primo l’impressione è che il Brescia potrebbe decidere di venderlo al miglior offerente, con l’accordo però di lasciarlo in prestito almeno per un altro anno a Brescia. In ogni caso sono tante le “tessere” che la società del presidente Cellino deve mettere a posto per completare il mosaico desiderato, anche perché il bello della sfida biancazzurra al grande calcio sta per arrivare proprio adesso quando si dovranno fare i conti con i grandi squadroni della serie A e dimostrarsi all’altezza.