Brescia: è qui la festa, la A è una bella realtà

Le Rondinelle non sbagliano il secondo match ball e battendo l'Ascoli raggiungono la promozione diretta con due giornate di anticipo di un Campionato che le ha sempre viste grandi protagoniste

Il bagnolese Eugenio Corini ha portato in serie A il "suo" Brescia

Il bagnolese Eugenio Corini ha portato in serie A il "suo" Brescia

La grande attesa del Brescia è finita. Le Rondinelle battono di misura l’Ascoli e sfruttano al meglio il pareggio del Palermo. La squadra di Eugenio Corini, celebrato profeta in patria, può così festeggiare la promozione in serie A con due turni d’anticipo, ritrovando il proprio posto nell’Olimpo del calcio che mancava ormai dal 2011. In un “Rigamonti” vestito a festa, che ha accolto l’arrivo del pullman delle Rondinelle con grandissimo calore, le due squadre inizia la gara un po’ contratte. La squadra di Corini, consapevole che dopo il pareggio del Palermo con una vittoria può festeggiare la promozione in serie A, impiega alcuni minuti a trovare il giusto ritmo. Sono così dei marchigiani i primi spunti. Al 9’ Alfonso deve già compiere un doppio, impegnativo intervento, neutralizzando dapprima una conclusione di Frattesi e ripetendosi subito dopo su Chaija. I bianconeri insistono e Addae, a lungo cercato dalla società biancazzurra la scorsa estate, lancia un paio di cross verso l’area locale, ma il punteggio non cambia. Il Brescia al primo, vero affondo per poco non passa subito in vantaggio. E’ il 18’ quando Dessena sfrutta un invitante cross di Spalek, ma il palo salva Lanni. L’opportunità creata rinfranca la squadra di Corini che al 22’ sfiorano ancora il gol. Tonali pesca al limite dell’area Torregrossa che è molto abile a liberarsi, ma il suo tiro si rivela alto di poco. Subito dopo è Spalek a cercare per due volte la conclusione senza frutto, ma il momento che fa esplodere i 12.000 del “Rigamonti” è ormai vicino. Al 26’, infatti, mentre l’Ascoli non riesce più a pungere in avanti, Bisoli pennella un invitante cross che Dessena addomestica al meglio e trasforma nel vantaggio che fa vedere la serie A ai biancazzurri. Le Rondinelle sono sempre più cariche e chiudono il primo tempo in avanti. Dopo una rovesciata di Cistana rimasta senza esito, l’ultimo spunto in pieno recupero vede protagonista Donnarumma (alla seconda promozione consecutiva) che, ben servito da Spalek, non inquadra di poco la porta marchigiana. La ripresa si trasforma così in una spasmodica attesa della festa per la promozione in serie A, che a Brescia manca ormai dal 2011. Il “Rigamonti” trepida per un cronometro che si ostina ad andare a passo sempre più lento, mentre in campo le emozioni tardano ad arrivare. I bianconeri tentano timidamente di rovinare la festa biancazzurra, ma Cistana e Alfonso sono sempre pronti a chiudere. Al 10’ Torregrossa prova a cercare il raddoppio che regalerebbe la sicurezza, ma il punteggio non cambia e non cambia nemmeno dopo gli spunti di Ganz e di Dall’Oglio che al 43’ non riesce a sfruttare un veloce contropiede. Inizia così un recupero di 5’ che ai tifosi biancazzurri appare interminabile, ma il sospiratissimo triplice fischio dell’arbitro dice che il Brescia del presidente Massimo Cellino può dare il via alla festa. Dopo 8 anni le Rondinelle sono volate in serie A! Luca Marinoni Brescia-Ascoli 1-0 (1-0) Brescia (4-3-1-2): Alfonso 6,5; Mateju 6, Romagnoli 6,5, Cistana 6,5, Martella 6,5; Tonali 7, Bisoli 7, Dessena 6,5 (48’ st Gastaldello sv); Spalek 6,5 (34’ st Dall’Oglio 6); Donnarumma 6,5 (24’ st Morosini 6), Torregrossa 6,5. A disposizione: Andrenacci: Gastaldello; Rodriguez; Viviani; Semprini; Tremolada. All: Eugenio Corini 7. Ascoli (4-3-1-2): Lanni 6; Andreoni 6, Brosco 6, Valentini 6, Rubin 6; Addae 6,5 (26’ st Cavion 6), Troiano 6,5, Frattesi 6,5; Ninkovic 6 (11’ st Ganz 6); Chaija 6,5 (32’ st Baldini sv), Ardemagni 6. A disposizione: Molinkovic Savic; D’Elia; Iniguez; Padella; Quaranta; Casarini; Coly; Laverone; Ngombo. All: Vivarini 6. Arbitro: Broni di Firenze 6. Reti: 36’ pt Dessena. Note: ammoniti: Bisoli; Rubin; Mateju - angoli: 7-4 – spettatori: 12.000 circa – recupero: 1’ e 5’.