Sprofondo Brescia a Bari, mister Boscaglia torna sulla graticola

Terza sconfitta esterna consecutiva, in casa bresciana tornano ansie e paure

Roberto Boscaglia (LaPresse)

Roberto Boscaglia (LaPresse)

Brescia, 25 marzo 2018 - La netta sconfitta patita a Bari ha fatto riaffiorare paure ed ansie in casa del Brescia. Le Rondinelle, al termine di una prestazione molle ed incolore hanno incassato la terza sconfitta esterna consecutiva e sono tornate a guardare con una certa ansia alla lotta per la salvezza.

La posizione della squadra biancazzurra, così come quella dell'alenatore Roberto Boscaglia, del resto, è tornata a farsi delicata e la prossima gara (giovedì al "Rigamonti" con il Pescara) dovrà obbligatoriamente segnare l'ennesima, desiderata svolta di questa sofferta stagione. Riflessioni che, almeno per il momento, hanno escluso ulteriori decisioni da parte del presidente Massimo Cellino, anche se il ds Francesco Marroccu, l'unico a parlare nel dopo-partita al "San Nicola", non ha esaudito pienamente i dubbi dei giornalisti. In ogni caso il dirigente fortemente voluto da Cellino per gestire in nome e per conto suo la situazione in casa bresciana ha evidenziato soprattutto due punti: "Dobbiamo rialzarci al più presto - è stata la prima sottolineatura dell'ex dg-ds della Feralpi Salò - Sono certo che il Brescia si riprenderà perché il gruppo è sano e unito e e ci sono le qualità per centrare l'obiettivo. I valori ci sono e la società è solida. Dopo quello che abbiamo visto a Bari non possiamo fare altro che chiedere scusa ai tifosi. Abbiamo toccato il fondo. Si tratta di un passo falso che va dimenticato in fretta, possiamo dire che la squadra non è nemmeno scesa in campo".

In merito alla questione relativa al futuro di mister Boscaglia, invece, Marroccu ha usato parole che si prestano a più di una interpretazione: "Mi è stato chiesto se Boscaglia rischia. Quando rischierà vorrà dire che non ci sarà più. Per quel che riguarda le sue scelte, è lui che fa l'allenatore ed è ogni giorno a contatto con i giocatori. La formazione proposta per Bari aveva una sua logica visto quanto fatto in settimana. Le cose, poi, non sono certo andate bene, ma non credo che si sia trattato di scelte o di modulo. Sono mancati l'atteggiamento e la personalità e la squadra deve capire cosa ci stiamo giocando".