Il Brescia cerca di recuperare Torregrossa, Cistana, Romulo. Ma anche Balotelli

Domenica le Rondinelle giocheranno a Reggio Emilia con il Sassuolo una gara a porte chiuse fondamentale per le speranze di salvezza della squadra biancazzurra

Mario Balotelli

Mario Balotelli

Brescia, 25 febbraio 2020 - Il cammino del Brescia non si ferma per l’emergenza Coronavirus. Domenica 1 marzo le Rondinelle giocheranno a Reggio Emilia in casa del Sassuolo un match, fondamentale per riaccendere le speranze di inseguire la salvezza della squadra di Diego Lopez, che si disputerà a porte chiuse. La conferma del ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, ha avallato la scelta della serie A di non bloccare interamente il proprio percorso, ma di adottare la soluzione di far giocare ugualmente le partite nelle zone alle prese con le preoccupazioni del momento, mantenendo però le porte chiuse al fine di evitare l’assembramento di tante persone. Una decisione che rende ancora più importante e delicato il lavoro che la squadra biancazzurra ha ripreso da ieri al Centro Sportivo di Torbole.

Sino alla rifinitura di sabato il Brescia dovrà cercare di “costruire” la convinzione e una formazione in grado di imporsi in quella che può essere definita la finale con i neroverdi dell’ex Roberto De Zerbi. Con un ritardo di sette punti dalla zona salvezza, le Rondinelle sono obbligate a tornare alla vittoria contro un avversario che, classifica alla mano, può e deve essere alla portata dei biancazzurri. Un auspicio che esige che il Brescia possa mettere in campo a Reggio Emilia il meglio delle sue qualità e, in questo senso, diventa fondamentale seguire il recupero di Torregrossa, Cistana e Romulo che in questo momento continuano ad allenarsi a parte, alternando il lavoro in palestra soltanto con le corse intorno al campo. Rispetto al match perso con il Napoli, mister Lopez riavrà a disposizione Ayé, che ha scontato un turno di squalifica, ma in questo momento sembra che le speranze di vedere all’opera i tre infortunati siano più che esigue. Il tecnico uruguayano, però, dovrà lavorare sodo anche per recuperare sul piano mentale un gruppo che non solo sta mostrando notevole fragilità (come evidenziano le numerose rimonte subite ed i gol incassati in pieno recupero), ma è pure alle prese con seri problemi dei quali finora non si è trovata un’adeguata soluzione. Il primo in questo senso rimane il gioco sulle fasce. Soprattutto a sinistra, ma anche a destra le Rondinelle offrono il fianco per gli affondi degli avversari e se, come è successo nel primo tempo con il Napoli, si cerca di coprire la zona con l’aiuto dei centrocampisti, allora è il reparto di mezzo a perdere in brillantezza e lucidità.

L’altro grande “nodo” da risolvere in casa bresciana rimane legato a Balotelli. L’attaccante, nonostante la nuova responsabilizzazione attribuitagli dalla fascia di capitano, non riesce a fare la differenza. Rimane a lungo isolato in avanti e può ricevere pochi palloni giocabili nell’arco di tutta una partita. Certo, non è possibile pensare di snaturare in questo momento il suo gioco, ma Diego Lopez deve trovare i meccanismi per concretizzare il collegamento tra Balotelli e il resto della squadra. In attesa del rientro di Torregrossa, l’idea che trova maggior credito in questo momento è quella di affidarsi a due trequartisti (così si potrebbe sfruttare anche l’interessante momento di Skrabb e Zmrhal). Due giocatori dalle qualità offensive che avrebbero il compito di giocare al fianco della prima punta. In tutto questo rimane, però, il forte dubbio: non è proprio possibile “recuperare” Donnarumma, il capocannoniere degli ultimi due campionati cadetti, autore di una partenza positiva nelle prime cinque giornate di questa "impietosa" serie A?