Serie B, Brescia: missione compiuta contro l'Ascoli. E' un'altra salvezza per cuori forti

Partita a reti inviolate, ma la squadra allenata da Ivo Pulga ed i suoi tifosi sono costretti a palpitare sino al 95'

Ascoli-Brescia

Ascoli-Brescia

Brescia, 18 maggio 2018 - Per il secondo anno consecutivo il Brescia è riuscito a conquistare la salvezza all'ultimo istante dell'ultima giornata. Ad Ascoli, contro un avversario obbligato a vincere per evitare i play out, le rondinelle sono riuscite a strappare uno 0-0 che vale un'intera stagione, ma prima di fare festa hanno dovuto soffrire e palpitare fino all'ultimo dei 5' di recupero assegnati dall'arbitro. Solo il triplice fischio del direttore di gara ha sancito la certezza della salvezza per la formazione biancazzurra che è andata a gioire sotto la curva dei propri, stremati tifosi. E' questo l'epilogo della partita più importante della stagione che Mister Pulga affronta schierando le Rondinelle con un inatteso 4-2-3-1, che diventa addirittura un 4-5-1 più che coperto in fase di non possesso palla.

I marchigiani guadagnano due punizioni nei primi minuti, ma non riescono a concretizzare nessuna minaccia per la rete difesa Minelli. Sono i bianconeri dell'ex Cosmi a cercare di fare la partita, ma nonostante l'impegno profuso non riescono ad impensierire un Brescia che punto tutto sulla fase difensiva. La prima vera emozione giunge al 14', con Baldini che sugli sviluppi di un calcio d'angolo colpisce di testa da posizione invitante, ma Minelli è reattivo e respinge la minaccia. Al 24' si fa vedere il Brescia, ma lo spunto di Spalek viene rintuzzato dai difensori locali senza troppi patemi. I biancazzurri ci provano con Martinelli, mentre sul fronte opposto risponde Clemenza, ma il primo tempo si chiude sul nulla di fatto.

La ripresa si apre con una nitida occasione di marca bresciana. E' il 2' quando il neo-entrato Bisoli porge a Longhi un invitante assist. Il terzino si apre la strada per il tiro e scaglia una sventola che colpisce l'incrocio dei pali. Il Brescia sembra più vivo e manovriero, mentre l'Ascoli, nonostante il passare dei minuti e i risultati che provengono dagli altri campi, non riesce a mettere in mostra il sussulto desiderato. I bianconeri non riescono ad andare al di là di un paio di sventole di Clemenza che non sortiscono alcun effetto, ma al 23', sull'ennesima punizione dello stesso giocatore ascolano, la parabola sorprende Minelli e la palla sbatte sulla traversa prima di essere allontana dalla retroguardia biancazzurra.

Scampato il pericolo, la squadra di Pulga risponde con un affondo di Spalek, ma la morsa dei difensori bianconeri si chiude intorno a lui. I minuti passano (lenti e pieni di ansia per i tifosi bresciani) e il risultato rimane inchiodato sul nulla di fatto sino al palpitante finale. In piena zona Cesarini Clemenza e Rosseti tentano il tiro della disperazione, ma Minelli si fa trovare pronto e al termine di un recupero che pare interminabile il Brescia può così celebrare quest'ennesima salvezza da cuori forti.