Convocazione 'inaspetta' dei tecnici: polemica tra Brescia e Aiac

La società del presidente Cellino ha chiamato al Centro Sportivo di Torbole i collaboratori degli staff degli allenstori esonerati

Eugenio Corini

Eugenio Corini

Brescia, 17 marzo 2020 - Nel bel mezzo dell’emergenza sanitaria, con le norme del DPCM dell’11 marzo in vigore (insieme all’obbligo di rimanere a casa e di salvaguardare la sicurezza dei lavoratori), il Brescia è riuscito a scatenare una vera e propria bomba.

La società del presidente Massimo Cellino, infatti, ha convocato per domani, mercoledì 18 marzo, mattina alle 9 al Centro Sportivo di Torbole i collaboratori tecnici, i preparatori e gli osservatori che fanno parte degli staff degli allenatori della prima squadra esonerati nel corso della stagione, Eugenio Corini e Fabio Grosso. Una decisione che richiama ulteriormente l’attenzione se solo si considera il delicatissimo momento che stiamo vivendo e il fatto che l’attività delle Rondinelle rimarrà sospesa fino a sabato 28 marzo. Proprio per questo non si è fatta attendere la replica dell’Aiac che ha voluto denunciare “la grave ed irresponsabile condotta posta in atto dalla società Brescia Calcio nei confronti degli allenatori e preparatori atletici esonerati in precedenza”. La convocazione è stata definita nella nota dell’Aiac “del tutto illegittima e strumentale, nonché contraria al buon senso, alla correttezza e alla buona fede nell’esecuzione del contratto, tenuto conto della gravità della situazione che sta interessando proprio in questi giorni la provincia bresciana”. L’Associazione Italiana Allenatori Calcio non si è limitata a censurare l’operato del Brescia Calcio, ma ha ribadito di voler rimanere accanto ai suoi associati, “preannunciando fin d’ora l’intenzione di intraprendere ogni iniziativa e denuncia alle autorità sportive e di sicurezza nazionale a fronte di una condotta che andrà valutata anche sotto il profilo dell’eventuale rilevanza penale”.

Un atto di accusa sicuramente pesante, davanti al quale la società biancazzurra ha precisato che “la convocazione per la giornata di mercoledì 18 marzo presso il Centro Sportivo di Torbole Casaglia è stata inoltrata ai tecnici di base a contratto, tra i quali collaboratori tecnici e preparatori atletici. Tale convocazione non è stata mandata né ai primi né ai secondi allenatori sollevati dal loro incarico nel corso di questa stagione. La ragione della convocazione è data dal fatto che, considerata la situazione sanitaria in corso, già da qualche settimana era stata fatta una valutazione in merito alla possibilità di prevedere una programmazione dell’attività con allenamenti a singoli giocatori o al massimo a gruppi di due, frazionati nella giornata e distribuiti su tutta la superficie del Centro Sportivo. Nell’ottica di programmare una simile attività e con l’intento di garantire la massima sicurezza dei propri atleti e tesserati, è stato ritenuto opportuno attingere a tutte le risorse possibili tra il personale sotto contratto con il Brescia Calcio”. La conclusione della nota del sodalizio del presidente Cellino, che ha precisato che la riunione programmatica ha solo lo scopo di verificare la fattibilità del programma ipotizzato e che gli allenamenti riprenderanno solo quando verrà consentito a livello istituzionale e nazionale, è stata rivolta poi al Decreto Ministeriale: “Brescia Calcio precisa infine che in vista dell’incontro di domani, per tutelare la salute di tutti, garantirà il rispetto di tutte le misure di sicurezza indicate dal Decreto Ministeriale relativo al comportamento da tenere sui posti di lavoro”.