Brescia: il 4-3-3 è fatto, adesso bisogna fare gli "interpreti"

Il nuovo allenatore Marino ha deciso per il cambio di modulo ma sulla formazione da schierare contro la Cremonese ci sono ancora diversi dubbi

Il Brescia spera di poter portare Torregrossa in panchina

Il Brescia spera di poter portare Torregrossa in panchina

Brescia, 18 ottobre 2017 - Sta prendendo una forma sempre più definita il Brescia che venerdì 20 ottobre giocherà in anticipo in casa della Cremonese. Dopo l'infelice esordio con il Novara, Pasquale Marino ha deciso di improntare la sua nuova squadra sull'amato 4-3-3.

Proprio in questa direzione stanno lavorando dall'inizio della settimana le Rondinelle, che dopo i risultati dell'ultimo turno non si possono permettere altri passi falsi se non vogliono correre il rischio di essere invischiate pericolosamente nella zona calda della classifica. Un obiettivo che dovrà fare i conti con le opposte intenzioni dei grigiorossi che, al contrario, stanno vivendo un momento molto positivo e sono decisi a farlo proseguire. In vista del derby di venerdì (fischio d'inizio alle 19) Mister Marino dovrà rinunciare allo squalificato Ferrante e a Coppolaro e Checchin che stanno proseguendo nella rispettiva tabella di recupero. Notizie positive giungono da Meccariello e Caracciolo, mentre sull'eventuale utilizzo di Torregrossa il tecnico biancazzurro deciderà solo all'ultimo istante. In questo senso, data ormai per scontata la scelta del modulo, proprio Meccariello e Gastaldello dovrebbero comporre la coppia centrale della difesa davanti a Minelli, con Longhi a sinistra e alcune opzioni a destra, anche se sembra che Cancellotti potrebbe avere una maglia da titolare (ma anche Bandini culla qualche speranza). In mezzo al campo, accanto alla "certezza" Bisoli, sono a disposizione due posti. Una scelta che vede Machin in pole position, con Ndoj che potrebbe occupare la terza "casella" (e in questo caso Martinelli inizierebbe in panchina).

Le note più delicate, visto anche il momento particolare, vengono ancora una volta dall'attacco, In questo senso, mentre Rivas, Furlan e Cattaneo (che potrebbe partire titolare per la prima volta) si contendono i due posti da esterni alti, per quel che riguarda l'attaccante centrale, perdurando il "disinteresse" verso Cortesi, il ballottaggio si restringe al tanto criticato Rinaldi e a Caracciolo che certo non ha 90' di autonomia. A Marino il compito di definire le tessere di un puzzle competitivo.