Madonna non dimentica Spezia "La bolgia dei tifosi ti dà la carica"

L’ex aquilotto ha il cuore diviso a metà avendo vinto il triplete con i bianchi ed esordito in A con l’Atalanta

di Fabio Bernardini

"Spezia-Atalanta? Per me è un richiamo al cuore, spero in un pareggio con lo Spezia salvo e l’Atalanta in Europa. La Dea si potrà rifare negli ultimi due match vincendoli entrambi".

L’ex centrocampista aquilotto Nicola Madonna, classe 1986, orobico doc, attualmente nelle fila della Virtus Ciserano Bergamo, vivrà il match di domenica prossima sull’onda delle emozioni forti: "A Spezia ho vinto il triplete, ho ricordi splendidi del club e della gente, alla Dea sono cresciuto, arrivando ad esordire in Serie A".

Madonna, Spezia non si dimentica.

"Impossibile, è stata una delle tappe fondamentali della mia carriera, mi ha regalato emozioni enormi. Nel 2012 vincemmo il campionato di Prima divisione, la Coppa Italia e la Supercoppa, si creò un gruppo di uomini veri. Fu una stagione indimenticabile nel corso della quale firmai gol importantissimi: il 2 a 0 nel match di andata contro il Trapani, quello col Sud Tirol, a Trieste. Anche in Serie B è stato un crescendo, arrivammo a disputare i playoff contro il Modena e l’Avellino. L’unico mio rammarico è non aver provato la gioia della vittoria in Serie B con la maglia bianca".

L’Atalanta nel cuore.

"Sono cresciuto lì, ho un ricordo della Dea come di una famiglia capace di far crescere i ragazzi come individui, con Favini che in quello era un maestro. Con la formazione nerazzurra ho giocato sei mesi in Serie A agli ordini di mister Conte".

Venendo all’attualità, che giudizio dà delle Aquile?

"Hanno disputato un ottimo campionato, nessuno pensava avrebbero avuto 33 punti a tre giornate dalla fine, per giunta conseguendo vittorie storiche contro il Milan a San Siro e a Napoli. Lo Spezia si merita di giocare ancora in Serie A, anche perché mette in mostra un bel calcio".

E l’Atalanta?

"Mi pare abbiano perso un po’ di intensità, di rabbia agonistica, di aggressività. Ora li vedo un po’ in sofferenza, forse a livello mentale".

Che match intravede?

"Una partita da 1X2. Al ‘Picco’ lo Spezia è sempre pericoloso, anche con le grandi ha sempre fatto ottime partite. Sarà una gara aperta fino alla fine, anche perché l’Atalanta gioca uno contro uno a tutto campo".

Il ‘Picco’ potrà spostare gli equilibri?

"Ovunque sono andato a giocare ho sempre parlato delle emozioni che ho provato in quello stadio. La bolgia che si creava, la partecipazione della curva erano uniche, fin dal tunnel si percepivano le vibrazioni di energia pura, motivi di forza per noi. Ecco perché penso che, anche domenica prossima, il gap tecnico potrà essere colmato dalla tifoseria aquilotta. I supporter spezzini ti fanno andare oltre la fatica, ti obbligano a lasciare il cuore in campo. E per gli avversari non è facile ve lo assicuro".

Infine, una sua opinione sull’incredibile errore arbitrale in Spezia-Lazio.

"Speriamo che il punto perso non pesi per lo Spezia, perché diversamente il campionato sarebbe falsato. Il fuorigioco non può essere sbagliato, i bianchi non avrebbero meritato la sconfitta".