C'è Juve-Atalanta, Gasperini archivia il Borussia: "Ora pensiamo al campionato"

I dubbi del mister Gomez e Ilicic potrebbero essere utilizzati part time

Gian Piero Gasperini

Gian Piero Gasperini

Bergamo, 25 febbraio 2018 - L'Atalanta è pronta a ripartire dopo il Borussia. Anche se davanti ha subito una montagna da scalare, anzi due consecutive, ravvicinate. Questo pomeriggio alle 18 la visita alla Juventus nel suo stadio fortezza, mercoledì il bis sul campo dei bianconeri, per la semifinale di ritorno di Coppa Italia dopo lo 0-1 subito all’andata a Bergamo.Una partita per volta nei pensieri e nelle parole di Gian Piero Gasperini, che ovviamente ragiona sulla sfida odierna dove la Dea, dopo l’enorme dispendio di energie consumate nel match di giovedì sera contro il Borussia, dovrà inevitabilmente fare del turn over.

Inserendo Palomino in difesa, Castagne a centrocampo e Cornelius davanti, dove non ci sarà Petagna bloccato da una lesione addominale. Probabile un utilizzo part time per i due uomini più rappresentativi, Gomez e Ilicic: quest’ultimo non si è allenato per due giorni ed è rientrato ieri sera dopo aver avuto un permesso per andare a trovare la secondogenita nata pochi giorni fa. «La Juventus è la squadra più forte in Italia, sono i numeri a dirlo. Non è in testa perché il Napoli sta dando il massimo del massimo, ma secondo me i bianconeri sono più forti. Mancheranno Higuain e Bernardeschi? Si, ma gli rientrano Dybala e Mandzukic», evidenzia Gasperini.

Per l'Atalanta ottava a quota 38, attardata di tre punti dalla coppia formata da Milan e Sampdoria, sarebbe fondamentale oggi fare punti muovere la classifica, per non perdere terreno dalle rivali e affrontare al meglio un’altra settimana terribile, con la semifinale di Coppa Italia («Mercoledì per quanto sia difficile onoreremo al meglio la semifinale. Metterò in campo gente che sta bene fisicamente») e il quasi spareggio casalingo contro la Sampdoria. «In classifica - argomenta Gasperini - siamo attardati ma siamo ancora vivi e bisogna buttarsi sugli obiettivi rimasti. Il problema è che con la Juventus dobbiamo giocare due volte e poi abbiamo la Sampdoria, che ci precede in classifica, quindi la serie di confronti importanti si allunga. Ma ci giochiamo tutto quello che c’è: a febbraio siamo ancora dentro in due competizioni su tre con 38 punti in campionato. Non abbiamo mai rinunciato a niente».

Inevitabile ovviamente un bilancio dell’esperienza entusiasmante vissuta in Europa League, anche se Gasperini preferisce guardare avanti. «Il fatto di essercela giocata alla pari col Borussia Dortmund è un sintomo di crescita: ci ha fatto piacere aver potuto contare sulla simpatia e sul sostegno di tutti. Siamo dispiaciuti, arrabbiati, ma non delusi: dobbiamo essere comunque orgogliosi di quello che abbiamo fatto. E’ stata una bellissima esperienza. Ora bisogna guardare oltre. Adesso - conclude Gasperini - ci buttiamo sui traguardi che ancora ci restano: vogliamo tornare in Europa, è difficile ma vogliamo provarci».

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