Atalanta-Sassuolo: "Abbiamo tirato di più noi, ma troppi errori"

De Zerbi: "Ci è mancata un po’ di cattiveria". Dobbiamo prendere esempio dalla Dea, che gioca con coraggio e non molla mai"

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Mi trovo bene, e sono felice di allenare questa squadra". La pietra tombale, sulla querelle –rinnovo, Roberto De Zerbi la mette in coda ad Atalanta-Sassuolo. "Ho sempre voluto rimanere qui perché ho una squadra molto forte. Mi trovo bene, sono felice di allenare questa squadra", dice il Deze che, par di capire, continuerà ad allenarla, e fa nulla se quella di ieri non era la ‘ripresa’ che ci si aspettava. "Abbiamo giocato con personalità e coraggio. Abbiamo subito i gol in una maniera che fa arrabbiare ma abbiamo tirato più in porta noi di loro, abbiamo creato di più, e quello che hanno subito me lo tengo come una cosa positiva, come cosa negativa invece porto gli errori in avanti e in difesa, perché ci è mancata cattiveria", rivendica il tecnico neroverde, che sulle insidie attese dai nerazzurri aveva messo il ‘circoletto rosso’per tempo. "L’Atalanta – dice - è da prendere da esempio per mentalità e coraggio e abbiamo visto che è una grande squadra, ormai da anni. Noi oggi eravamo chiamati a pesarci come mentalità e coraggio. Se vogliamo crescere nelle ultime 12, l’anno prossimo e gli anni futuri, dobbiamo confrontarci con i più forti, e la gara di oggi va letta in questa ottica". Le porte chiuse, come le gare ravvicinate, ‘drogano’ una ripresa sul quale il Deze non può fare a meno di soffermarsi. "Gasperini ha ragione quando dice che l’aspetto umano viene prima del lavoro e anche nella richiesta", dice il Deze, che tuttavia torna subito al campo,e a quello che il campo gli ha regalato dopo una sconfitta che brucia. "Ho scelto di andare in campo con quattro attaccanti contro la squadra che ha l’attacco più forte. Se l’ho fatto – argomenta il tecnico neroverde - l’ho fatto non per suicidarmi ma era per dare un segnale alla squadra. Non abbiamo subito tantissimo ma quando abbiamo subito siamo stati troppo fragili". Da qui un’altra sconfitta che tuttavia non toglierà il sonno al tecnico neroverde, che quel che voleva vedere, risultato a parte, lo ha visto. "Diventare una piccola Atalanta? E’ l’esempio più eclatante di coraggio e identità, quello dei nerazzuri. L’Atalanta rischia, prendono gol, subiscono ma non si smuovono di un centimetro e se hanno ottenuto questi risultati è perché hanno questo di particolare". Si chiama identità: quella che il Deze proverà a costruire sui neroverdi: se il rinnovo è davvero cosa fatta, il tempo non manca.

s. f.