Pontida, il 22 aprile anche i centri sociali napoletani. Sindaco: "Sì, ma rispetto regole"

Una sfida nei confronti di Matteo Salvini. Ma da parte leghista non c'è risposta alle provocazioni: "L'area sarà concessa senza alcun problema"

Il pratone di Pontida

Il pratone di Pontida

Bergamo, 4 aprile 2017 - Nessun veto alla manifestazione annunciata dal centro sociale napoletano 'Insurgencia' per il 22 aprile, a Pontida. E' la linea del sindaco leghista della cittadina tra le valli bergamasche divenuta a simbolo della battaglia 'nordista' del Carroccio che qui celebra ogni anno il tradizionale raduno sul 'sacro prato'.  "Ad oggi, in Comune a Pontida, non è pervenuta alcuna richiesta ufficiale, all'ufficio tecnico, allo sportello unico delle attività produttive, nè alla polizia locale", spiega Luigi Carozzi, contattato al telefono. Ma, continua il primo cittadino, "a fronte di una richiesta, se sarà rispettato tutto quello che dice il regolamento vigente, sicuramente l'area sarà concessa, come sempre avviene a Pontida, e senza alcun problema".

Il centro sociale napoletano, tra i protagonisti della protesta contro la recente manifestazione di Matteo Salvini a Napoli, ha annunciato per il 22 aprile una "giornata dell'orgoglio anti-razzista, migrante e meridionale" a Pontida: una sorta di replica a distanza 'all'incursione' del segretario leghista al Sud. In vista della manifestazione, Insurgencia ha presentato un preavviso in Questura a Bergamo, cui si aggiungerà nei prossimi giorni una richiesta di occupazione del suolo pubblico negli uffici comunali di Pontida. La richiesta riguarda la cosiddetta 'area feste' comunale, ovvero il parcheggio della area sportiva che si trova dietro la chiesa. Sia il 'pratone', dove ogni anni si celebra il raduno leghista, sia l'area feste collegata sono infatti da anni di proprietà  del Movimento e per tenere lì la manifestazione il centro sociale dovrebbe rivolgersi direttamente alla Lega Nord. Da parte leghista, la linea dettata da Salvini è quella di non rispondere alle provocazioni e anche la segreteria provinciale bergamasca, guidata dal generalmente molto attivo Daniele Bellotti, ha dato indicazione ai militanti di "ignorare" la manifestazione. 

Fonte Agi