Elezioni 2022, Gori: "Non mi candido, onoro mio impegno con Bergamo"

Il primo cittadino: impensabile dimettermi da sindaco per partecipare alle consultazioni politiche del 25 settembre

Giorgio Gori

Giorgio Gori

Bergamo - Giorgio Gori non intende candidarsi alle elezioni politiche in programma il prossimo 25 settembre. Anzi, considera "impensabile" dimettersi dalla carica di sindaco di Bergamo per correre. "I bergamaschi mi hanno confermato la loro fiducia nel 2019 ed io intendo onorare l'impegno che ho con loro, restando alla guida della città fino alla fine del mandato. Per candidarmi - ha spiegato - dovrei dimettermi nei prossimi giorni: questo è assolutamente impensabile". "Le elezioni politiche del 25 settembre sono un passaggio di grande importanza per il nostro Paese, e non farò certo mancare il mio contributo - ha assicurato -, ma l'impegno per Bergamo rimane per i prossimi due anni la mia priorità". 

Nei giorni scorsi il primo cittadino del capoluogo orobico aveva commentato con un lapidario "Povera Italia" l'evoluzione della crisi di governo. Il sindaco di Bergamo è stato tra i firmatari della lettera dei sindaci per chiedere a Mario Draghi di restare al governo. In seguito il presidente del Consiglio ha ottenuto la fiducia in Senato (95 sì e 38 no) ma senza l'appoggio di tutta la maggioranza, come aveva chiesto. Lega e Forza Italia, oltre a Fratelli d'Italia, hanno votato no. Stessa scelta da parte del Movimento 5 Stelle.