Elezioni comunali a Bergamo: Gori incalzato da Stucchi, Macario e Anesa gli outsider

Quattro candidati per 11 liste

Elezioni comunali

Elezioni comunali

Bergamo, 24 maggio 2019 - Undici liste e 344 candidati per un posto in Consiglio comunale a Bergamo, dove i nomi scesi in campo per conquistare la poltrona di sindaco sono quattro. In realtà la sfida vera sarà solo tra due candidati: il sindaco uscente Giorgio Gori, del centrosinistra e il leghista Giacomo Stucchi, presentato dal centrodestra unito. Gli altri due candidati sindaco, relegati al ruolo di outsider, sono il pentastellato Nicholas Anesa, 34 anni, titolare di un locale e gay dichiarato e Francesco Macario, ex assessore all’edilizia per Rifondazione, che guida la lista di sinistra Bergamo in Comune.

Anesa dice di puntare ad un risultato in doppia cifra, Macario ha l’obiettivo di ottenere un risultato di prestigio. I voti di entrambi saranno decisivi in caso di ballottaggio, eventualità che appare pressochè certa, anche se i sondaggi danno ancora come netto favorito l’uscente Giorgio Gori. L'ex e manager televisivo di 59 anni ha il sostegno di cinque liste (Pd, Lista Gori, +Europa, Patto per Bergamo e Ambiente Partecipazione e Futuro), ma l’obiettivo di arrivare già al primo turno oltre il 50% dei voti sembra un’impresa difficile. Sia perchè il Pd in città è dato in netto calo rispetto a cinque anni fa (quando Gori ottenne al primo turono il 45% dei voti, pur godendo dell’appoggio del Pd renziano allora in auge), sia perchè Giacomo Stucchi, sostenuto da quattro formazioni (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Itala e la civica Bergamo Ideale) dopo un avvio traballante è oggi in recupero e conta sul vasto consenso che quasi certamente la Lega salviniana raccoglierà per le Europee. Eppure Stucchi, classe 1969 e cinque mandati parlamentari alle spalle tra Camera e Senato, non è amato dal segretario Salvini, che ha dato il suo ok alla candidatura dopo mille tentennamenti e la cui partecipazione all’evento di domani per la chiusura della campagna elettorale è in forse.