Altri baby rapinatori: spinte e minacce per un telefonino

Treviglio, in centro sotto lo sguardo dei passanti. Due denunce

Gli agenti sono arrivati in piazza ma la banda era fuggita

Gli agenti sono arrivati in piazza ma la banda era fuggita

Treviglio (Bergamo) - Ha vissuto attimi di terrore. Una scena di violenza sotto lo sguardo atterrito dei passanti, come ha raccontato più tardi ai poliziotti la vittima della rapina, un 13enne aggredito a pochi passi dalla centralissima piazza Manara, a Treviglio, da un gruppetto di ragazzi di qualche anno più vecchi di lui. Bottino: un telefonino. Mancavano pochi minuti alle 20. Il minore stava camminando sotto il portico del municipio assieme a due amici. Ad un certo punto è stato affrontato da quattro ragazzi, tra i 15 e i 16 anni. Uno di loro lo ha afferrato per il petto e lo ha spinto contro una colonna dei portici. Minacciandolo con una bottiglia di birra, si sono fatti consegnare il cellulare. La scena è stata seguita in diretta da una coppia di quarantenni che ha iniziato a urlare dicendo agli aggressori di smetterla e ha dato l’allarme al 112. Intanto il clamore ha attirato altre persone tra cui un barista della piazza. Quando ha chiesto ragione dell’accaduto ai tre amici del rapinatore questi hanno fatto finta di non conoscerlo e hanno iniziato ad allontanarsi. Il barista ha provato a trattenerli ma si è sentito rispondere da uno di questi: "Sono minorenne, se mi tocchi ti denuncio e finisci in galera". I tre avevano appena lasciato la piazza quando è arrivata la volante del Commissariato di Treviglio.

Gli agenti hanno raccolto le prime testimonianze mettendosi alla ricerca dei quattro fuggitivi. Nel frattempo la vittima e i testimoni sono stati accompagnati negli uffici del vicino commissariato. Più tardi tre fuggiaschi sono stati individuati dagli agenti alla stazione centrale in attesa di salire su un treno in direzione Brescia, dove abitano. Fermati sono stati portati al commissariato per gli accertamenti, proseguiti a lungo, fino a notte inoltrata. Due di loro, entrambi di 16 anni, sono stati denunciati e riaffidati ai genitori. Si tratta di due studenti residenti in provincia di Brescia, che erano arrivati a Treviglio in treno e probabilmente, dopo la rapina, stavano aspettando il treno per tornare a casa. Sono in corso indagini per verificare eventuali responsabilità da parte di altri componenti del gruppo.