Alzano Lombardo, 14 luglio 2012 - "Prendiamo atto di questa stranezza e verifichiamo che nella Lega c’è stato un cambiamento vero, nel Pdl è stato invece una finta". Con queste parole Bobo Maroni, neosegretario della Lega, liquida con poche parole la questione nuova discesa in campo di Berlusconi nel corso di un incontro organizzato dai Giovani Padani. "Non è di attualità e non ci interessa" perchè il partito leghista "è sempre stato interessato al cambiamento nel Pdl, che sembrava ci fosse stato con Alfano".

Certo i cambiamenti nel Carroccio non sono mancati negli ultimi mesi. Resta da riconquistare quella fetta di elettorato deluso. ''Dobbiamo recuperare consenso e lo stiamo facendo - dice Maroni -. Ho visto un sondaggio che ci dà addirittura sopra l'8%: io sono sempre prudente ma e' stato fatto da chi non ci vuole tanto bene ed è attendibile, è sul sito del governo''.

Maroni ha in mente grosse novità anche sul fronte della legge elettrale: ''Lunedi' alla segreteria politica dirò che la legge elettorale deve avere due caratteristiche fondamentali: un premio di governabilita', e il ritorno alle preferenze - spiega il segretario - Chi vince deve governare e chi perde stare all'opposizione, basta con la confusione di oggi".

E sul caso Lombardia Maroni ha le idee altrettanto chiare: si apre la “prospettiva che, se il presidente Formigoni vuole tornare a Roma, è meglio che lo dica prima, in modo che si possa votare per le regionali, con le politiche” nel 2013 e “il candidato sarà della lega. Lo abbiamo detto a Formigoni che la situazione, in Lombardia, è piuttosto complicata. Ma noi siamo persone serie, manterremo gli accordi".