Same, rivoluzione alla tedesca: 700 dipendenti chiamati a scegliere sulla flessibilità

Lavoro di 38 ore settimanali al voto per 700 dei 1.482 dipendenti

Same (De Pascale)

Same (De Pascale)

Treviglio (Bergamo), 27 marzo 2018 - Scatta la ‘flessibilità alla tedesca’ nello stabilimenti Same Trattori di Treviglio: questo significa che dal 3 aprile, se l’intesa azienda- Fiom Cgil sarà sottoscritta dal voto dei lavoratori in programma per domani e dopo, inizierà un’era nuova per 700 dei 1.482 dipendenti della grande fabbrica di Treviglio. Sono infatti 700 i lavoratori che godranno della novità introdotta dall’intesa: ovvero lavorare 38 ore medie la settimana pagate però come fossero 40. Si è parlato, nel riferirsi all’accordo, di ‘flessibilità alla tedesca’ poiché una proposta quasi analoga è stata realizzata recentemente nel Baden-Wurttemberg, con una settimana di 28 ore per 900mila tute blu tedesche. La nuova flessibilità è a titolo sperimentale con una durata di 36 mesi a partire dal 3 aprile, data in cui l’accordo entrerà in vigore una volta che questo abbia ottenuto l’ ok dai lavoratori, ai quali il sindacato Fiom-Cgil ha riservato una serie di assemblee informative nei giorni scorsi prima dell’effettuazione del voto.

Come avverrà l’operazione, frutto dell’intesa fra l’amministratore delegato Same Ludovico Bussolati e i rappresentanti Fiom? Inizialmente sarà interessato chi ‘fa giornata’ ossia lavora dalle 8 alle 17; poi si proseguirà con i turni dalle 6 alle 14 e dalle 14 alle 22,mentre saranno esclusi i lavoratori del turno di notte. Lavorando 38 ore la settimana, le maestranze saranno dunque presenti in fabbrica da lunedì a giovedì dalle 8 alle 17,30 e il venerdì dalle 8 alle 12 con diritto alla pausa mensa. Il sindacalista Simone Grisa (Fiom Cgil) precisa che «in un anno sono possibili 80 ore di flessibilità». C’ è un secondo capitolo importante nell’accordo siglato, l’assunzione con contratto a tempo indeterminato di 33 interinali temporanei presenti in Same: di costoro nove saranno assunti entro aprile, sei in maggio, sei a giugno e gli ultimi dodici fra luglio e settembre. Soddisfatta la Fiom perché, dice Grisa, «con questa ipotesi di accordo si riduce la media dell’orario di lavoro e si crea occupazione stabile pari al 5% in più sull’organico coinvolto». E non è detto che l’operazione finisca qui: per il sindacato l’obiettivo è l’estensione a tutti i lavoratori Same.