Crisi addio a Bergamo: la cassa integrazione cala

Il segretario Cisl: "Inversione di tendenza chiara"

Operaio al lavoro

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Bergamo, 27 gennaio 2019 - «È l'ennesimo segnale di una inversione di tendenza più volte evidenziata». Così Danilo Mazzola, segretario della Cisl di Bergamo commenta i dati forniti dall’Inps sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali nella Bergamasca dal 2016 al 31 dicembre scorso:da quasi 16 milioni di ore autorizzate nel 2016, si è passati a poco più di 3 milioni concesse al 31 dicembre 2018. La cassa ordinaria del 2016 ammontava in totale a 6 milioni di ore, quella straordinaria a 8 milioni e 400mila e quella in deroga a 1 milione e mezzo di ore. Oggi, la cassa ordinaria rendiconta 1.548.340 ore, la straordinaria 1.460.400 ore e quella in deroga, ormai giunta a consunzione, meno di 4000 ore.

Mazzola però, evidenzia nella sua analisi segnali meno tranquillizzanti nel mondo del lavoro bergamasco. «Il saldo delle assunzioni - sottolinea l’esponente della Cisl di Bergamo -, pur rimanendo positivo sulla media dei tre trimestri del 2018, ha visto nel secondo e terzo una erosione e in particolare un saldo negativo nel settore del terziario e in quello dei servizi. L’impegno dei prossimi mesi sarà quello di impegnare le relazioni sindacali verso sempre maggiori stabilizzazioni e incrementi orari di ogni contratto. Resta indubbio, però, che la direzione intrapresa sia quella buona, per rimettere in carreggiata una provincia da sempre del lavoro come la nostra». «Ora - conclude Mazzola - serve che le istituzioni, a tutti i livelli, tornino a finanziare e a confermare opere pubbliche per infrastrutture, che servano da volano per l’intera economia produttiva, in particolare per la domanda interna, trainata dall’edilizia, messa a dura prova dalla crisi che nella nostra provincia ha visto perdere 15mila posti di lavoro».