Bergamo, 10 novembre 2010 - Buone notizie per il settore alberghiero bergamasco. Nonostante la crisi economica, infatti, le prenotazioni sono incoraggianti e tra i clienti ci sono soprattutto uomini d’affari e i turisti in arrivo all’aeroporto di Orio al Serio, russi e lettoni in testa.

E’ quanto emerge da un sondaggio effettuato da Confesercenti, che segue con particolare attenzione l’andamento del settore ricettivo, sempre più importante e strategico per la provincia orobica. “La situazione riguardo le prenotazioni per gli ultimi mesi dell’anno in corso non è così negativa come si temeva - sottolinea Francesco Traini, responsabile del Turismo di Confesercenti -.

Vi sono numeri importanti, il mercato alberghiero bergamasco in sostanza tiene, nonostante il perdurare delle difficoltà del periodo. Vi è comunque la necessità di adottare poltiche efficaci e di compiere scelte concrete a vantaggio del turismo, più che mai fondamentale per il rilancio dell’economia bergamasca”.
 

“Per noi novembre è iniziato benissimo - spiega Leonardo Battiato dell’As Hotel di Grassobbio -. Per dicembre non ci sono ancora tantissime prenotazioni ma non mi preoccupo perchè ormai ci si muove all’ultimo minuto. Gli ultimi tre mesi sono stati positivi e nutro fiducia anche per il prossimo periodo, considerando che durante le vacanze i voli in partenza e in arrivo aumentano. La nostra clientela infatti è per il 50% rappresentata dal turismo aziendale e per l’altro 50% da gente di passaggio in aeroporto”.
 

Segnali positivi anche in città. Il nuovo Gombit Hotel di Città Alta, fiore all’occhiello degli alberghi associati a Confesercenti, si è subito ritagliato un posto di spicco nel segmento degli alberghi di lusso. “A settembre e ottobre - rivela Massimo Santilli - abbiamo rispettato le attese. Mentre per novembre l’impressione è che le prenotazioni abbiano un po’ rallentato. Abbiamo molti clienti in viaggio di affari: c’è attenzione alla tariffa low cost, ma vendiamo bene anche le camere più grandi a prezzi importanti. Tra i turisti stranieri, la presenza maggiore è quella dei nordeuropei: norvegesi, svedesi e inglesi. E grazie ai nuovi collegamenti si sta muovendo anche il mercato dell’Est”.
 

Non bisogna però accontentarsi. Secondo Mirco Vestri, direttore dell’hotel Cristallo Palace, “Bergamo deve compiere un deciso salto di qualità. Bisognerebbe fare di più per promuovere il territorio. Ben venga l’ufficio turistico all’Urban Center, ma serve ben altro. Occorre una strategia per creare le condizioni che favoriscano il turismo. Occorre un progetto complessivo, i tempi della spontaneità sono finiti”.