Bergamo, inchiesta mancata zona rossa: ascoltato ex dg del Ministero della Sanità

Audizione in Procura di Ranieri Guerra che è anche membro dell'Oms

Ranieri Guerra all'uscita dalla Procura di Bergamo

Ranieri Guerra all'uscita dalla Procura di Bergamo

Bergamo, 5 novembre 2020 - L'ex direttore generale del ministero della Salute e membro dell'Oms, Ranieri Guerra, viene sentito come testimone nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Bergamo che ipotizza il reato di epidemia colposa per la mancata istituzione della zona rossa e di altri provvedimenti che avrebbero potuto arginare il dilagare del Covid-19. La sua audizione sarebbe legata anche alla 'scomparsa' di un dossier dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che boccia la gestione della pandemia da Covid-19 da parte dell'Italia.

Nell'inchiesta, coordinata dal procuratore Antonio Chiappani, dall'aggiunto Rota e dai pm del pool, gli inquirenti hanno ascoltato tantissimi testimoni finora tra cui anche ministri e vertici regionali (il governatore Fontana e l'assessore al Welfare Gallera), oltre ai componenti del Comitato tecnico scientifico e a diversi esperti, come il virologo Galli, e altri ne saranno convocati. Lo scorso 22 ottobre, la Gdf aveva effettuato acquisizioni in particolare nel filone che riguarda l'ospedale di Alzano, tranche nella quale sono indagati per epidemia colposa l'ex dg del Welfare lombardo Luigi Cajazzo, l'allora suo vice Marco Salmoiraghi, la dirigente Aida Andreassi, oltre a Francesco Locati e Roberto Cosentina, il primo dg e il secondo ormai ex direttore sanitario dell'Asst Bergamo Est, questi ultimi due anche per falso ideologico.

Gli esiti «delle indagini sinora condotte», hanno messo nero su bianco i pm, hanno accertato che Locati e Cosentina avrebbero dichiarato il falso «in atti pubblici» quando, nel caso dell'anomala chiusura e riapertura il 23 febbraio in poche ore del Pronto soccorso di Alzano Lombardo, scrissero che erano state adottate «tutte le misure previste», perché in realtà era «incompleta» la «sanificazione del PS e dei reparti del Presidio». Sempre il 22 ottobre, tra l'altro, sono state acquisite chat, mail e comunicazioni anche di Gallera e del presidente dell'ISS e membro del Comitato tecnico scientifico Silvio Brusaferro (entrambi non indagati). I pm con tutte queste attività, e anche con le testimonianze raccolte, vogliono ricostruire «interlocuzioni» e «catena decisionale», tra il 21 febbraio e fino al 30 giugno, e ad ampio raggio. Tra i punti al vaglio, infatti, anche le «determinazioni e valutazioni in ordine al contenimento locale dell'epidemia» e alla «eventuale istituzione di 'zone rosse'.