L’ex Scampia del Nord: Zingonia pronta a rinascere. Via al cantiere del riscatto

Svolta dopo anni di degrado , palazzi trasformati in fortini dei pusher e ruspe in azione L’area voluta da Renzo Zingone sarà rimessa a nuovo con un maxi intervento da 24 milioni

L’ingresso di Zingonia da Verdellino

L’ingresso di Zingonia da Verdellino: l’area sorta negli anni del “Boom“ si estende su cinque Comuni e per anni è stata ostaggio della criminalità

Zingonia  (Bergamo), 10 febbraio 2023 - I tempi in cui era considerata la Scampia del Nord, simbolo del degrado del territorio denominato Bassa Bergamasca, un fortino dello spaccio, terra di nessuno, sono solo un ricordo. Ora Zingonia, l’area che ricade sotto il controllo di cinque Comuni – Osio Sotto, Boltiere, Verdello, Verdellino e Ciserano – si appresta a rinascere, grazie, appunto, all’Operazione rinascita promossa dalle società Gabetti Lab e Enel X, un esempio per altri contesti di periferia italiani.

Lunedì partirà il maxi-cantiere che interesserà il complesso condominiale da 144 appartamenti composto dai condomini “La Rinascita“, “Oleandro“, “Nuova alleanza“ e la “Fenice“, un tempo noti come “Le 4 Torri“, in via Oleandri, uno dei simboli del degrado della zona, dove pusher e criminali di ogni genere la facevano da padroni. L’intervento interesserà pure il complesso della vicina piazza Affari, da 66 appartamenti, dei condomini “Barbara 1“ e “Barbara 2“. Complessivamente, quindi, si tratta di sei palazzi che verranno riqualificati dal punto di vista antisismico ed energetico (con la rimozione del tetto in amianto, la realizzazione sulle facciate del cappotto termico e la sostituzione di infissi, caldaie e portoncini), a zero spesa per i residenti. Si farà infatti ricorso al sisma bonus e al bonus energetico che scadrà alla fine del 2023. Ed è proprio per allora che i lavori dovranno essere completati. C’è quindi pochissimo tempo a disposizione e ciò spiega il dispiegamento di forze che verrà messo in campo dalle ditte incaricate: tre gru alte più di 30 metri, 4mila metri quadri di ponteggi a palazzo, centinaia di operai impegnati a lavorare simultaneamente. E più di 600 residenti coinvolti, che dovranno subire per un anno i disagi di un cantiere, ma che in cambio si troveranno poi a vivere in una zona completamente riqualificata. L’intervento verrà a costare 24 milioni di euro.

Nei mesi scorsi non erano mancati i timori che tutto fosse saltato. Anche perché in questi mesi non si è visto nemmeno un ponteggio. A seguire il tutto da vicino c’è anche l’ex sindaco di Ciserano Enea Bagini, che lavora per lo studio che amministra i sei palazzi oggetto del restyling. "La pratica burocratica che si è dovuta svolgere è stata spaventosa – dice l’ex primo cittadino – ora, comunque, tutto è stato superato e Zingonia potrà rinascere".

Già, Zingonia . Il quartiere voluto dall’imprenditore Renzo Zingone con l’obiettivo di coniugare residenza e lavoro ai tempi del boom economico, col trascorrere del tempo è diventato da "città del futuro" a non luogo ideale, con i suoi palazzi fatiscenti, appartamenti sfitti o sotto sequestro, lo spaccio a cielo aperto. In questi anni polizia e carabinieri hanno effettuato moltissimi blitz antidroga ma, una volte sparite le divise e i lampeggianti, tutto tornava come prima. Per la disperazione e le proteste dei residenti, costretti a convivere in mezzo a pusher, risse tra spacciatori, aggressioni e vandalismi.